L'età dei diritti: universalismo o globalizzazione?

L’età dei diritti, secondo Bobbio, può essere considerata l’ultimo atto di una “rivoluzione copernicana” che consiste nella rivendicazione di (nuovi) diritti non più ex parte principis, bensì ex parte populi. Tuttavia, in un momento in cui il linguaggio dei diritti si è imposto come la lingua franca del discorso pubblico globale, all’impossibilità di individuare un fondamento assoluto si affiancano questioni legate al relativismo etico e al pluralismo dei valori. Si corre, allora, il rischio di un imperialismo culturale, portato avanti in nome di principi da taluni ritenuti globalmente dominanti? Il lavoro analizzerà in chiave critica questo profilo, a partire dai contributi di Bobbio, per comprendere sulla base di quali ragioni si possa predicare l’effettiva universalità di alcuni diritti riconosciuti a livello internazionale.