Le problematiche del trattamento psicoterapico dei pazienti con DCA sono dovute al peculiare assetto cognitivo, emotivo, comportamentale e personologico generato dalla specificità metapsicologica e alla tendenza al riattivarsi delle angosce di abbandono e intrusione nel contesto di cura. Alla luce di queste difficoltà e dell’importanza di feedback sull’efficacia per migliorare i trattamenti, presentiamo alcuni risultati di uno studio process-outcome su una serie di otto soggetti con DCA. Tra i suoi scopi, il progetto si è interrogato sull’efficacia della psicoterapia proponendone una misurazione: il campione clinico è stato confrontato con un campione controllo non clinico e l’efficacia della psicoterapia è stata valutata in termini di miglioramenti sintomatologici, atteggiamenti relativi ad alimentazione, peso, forma, capacità di lettura emotiva e tratti psicologici caratteristici mediante somministrazione di una batteria di scale psicometriche in tre valutazioni ripetute. Mentre il campione controllo non ha riportato variazioni nel corso dell’osservazione, il campione clinico ha mostrato cambiamenti: si sono osservate una significativa riduzione di momenti dissociativi, ascetismo, impulsività e insoddisfazione corporea e altri trend di miglioramento passibili di una futura significatività. La psicoterapia è efficace: il paziente “impara” l’uso di una qualità linguistica che diviene lo strumento privilegiato per regolare gli affetti, oggettivare la malattia e soggettivare sé. Le caratteristiche più difficilmente modificabili sono quelle cognitive, come rimuginio e perfezionismo; l’alessitimia è rimasta pressoché stabile: sarà necessario verificare l’effettiva stabilità di questi tratti su tempi di cura più lunghi.
Caslini, M., Mariani, R., Rivolta, L., Zappa, L., Clerici, M. (2013). Alessitimia e Regolazione Emotiva nella Psicoterapia dei Disturbi del Comportamento Alimentare: Studio di out come. Intervento presentato a: Società Italiana di Psicopatologia dell’Alimentazione., Vietri Sul Mare.
Alessitimia e Regolazione Emotiva nella Psicoterapia dei Disturbi del Comportamento Alimentare: Studio di out come
CASLINI, MANUELA;RIVOLTA, LAURA;CLERICI, MASSIMO
2013
Abstract
Le problematiche del trattamento psicoterapico dei pazienti con DCA sono dovute al peculiare assetto cognitivo, emotivo, comportamentale e personologico generato dalla specificità metapsicologica e alla tendenza al riattivarsi delle angosce di abbandono e intrusione nel contesto di cura. Alla luce di queste difficoltà e dell’importanza di feedback sull’efficacia per migliorare i trattamenti, presentiamo alcuni risultati di uno studio process-outcome su una serie di otto soggetti con DCA. Tra i suoi scopi, il progetto si è interrogato sull’efficacia della psicoterapia proponendone una misurazione: il campione clinico è stato confrontato con un campione controllo non clinico e l’efficacia della psicoterapia è stata valutata in termini di miglioramenti sintomatologici, atteggiamenti relativi ad alimentazione, peso, forma, capacità di lettura emotiva e tratti psicologici caratteristici mediante somministrazione di una batteria di scale psicometriche in tre valutazioni ripetute. Mentre il campione controllo non ha riportato variazioni nel corso dell’osservazione, il campione clinico ha mostrato cambiamenti: si sono osservate una significativa riduzione di momenti dissociativi, ascetismo, impulsività e insoddisfazione corporea e altri trend di miglioramento passibili di una futura significatività. La psicoterapia è efficace: il paziente “impara” l’uso di una qualità linguistica che diviene lo strumento privilegiato per regolare gli affetti, oggettivare la malattia e soggettivare sé. Le caratteristiche più difficilmente modificabili sono quelle cognitive, come rimuginio e perfezionismo; l’alessitimia è rimasta pressoché stabile: sarà necessario verificare l’effettiva stabilità di questi tratti su tempi di cura più lunghi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.