È da tempo che la psicologia della decisione manageriale indaga l’utilità delle intuizioni per controllare ambienti complessi (per una sintesi della discussione sull’utilità della decisione intuitiva sul posto di lavoro, Hodgkinson, Sadler-Smith, Burke, et al., 2009). D’altro canto lo studio sperimentale sul controllo dei sistemi complessi è iniziato ormai da cinquanta anni. Fino ad ora però la ricerca sull’intuizione e quella sul controllo dei sistemi complessi non sono state messe in relazione tra loro. L’intuizione è un processo il cui output è un’emozione, la quale può essere impiegata come guida per prendere una decisione (Betsch, 2008). Un’intuizione è tanto più efficace tanto più è vasto il corpus di conoscenze contesto-specifiche a nostra disposizione: conoscenze di natura implicita (Epstein, 1999; 2010; Evans, 2010) o relative all’interazione tra conoscenze esplicite e implicite (Dane, Pratt, 2007). In entrambi i casi la conoscenza tacita ha un ruolo essenziale. L’ipotesi principale che questo lavoro intende testare è che i soggetti i quali tendono a fare largamente uso delle proprie intuizioni esibiscono un indice di miglioramento delle prestazioni superiore agli altri nella gestione di un sistema complesso. A questo fine, è stato messo a punto un protocollo sperimentale innovativo basato sulla gestione computerizzata di un “Microworld” (Brehmer, Dörner, 1993), a cui sono stati sottoposti 31 studenti universitari di età compresa tra i 18 e i 27 anni (m = 23). Attraverso una serie di tre esperimenti posti in sequenza tale da controllare i prerequisiti all’esperimento successivo, è stato possibile estrarre una correlazione significativa tra livello di intuizione come misurato dal Rational Experiential Inventory (Epstein et al.,1996) e incremento delle prestazioni con la pratica. Il livello assoluto della prestazione sembra invece dipendere dal livello cognitivo del soggetto.
Castelli, S., Berganton, A. (2013). Intuizione e controllo di sistemi complessi. In Abitare zone di confine: incontri possibili tra la psicologia sociale, psicologia del lavoro e delle organizzazioni, tra accademia e realtà sociale. Padova.
Intuizione e controllo di sistemi complessi
CASTELLI, STEFANO;
2013
Abstract
È da tempo che la psicologia della decisione manageriale indaga l’utilità delle intuizioni per controllare ambienti complessi (per una sintesi della discussione sull’utilità della decisione intuitiva sul posto di lavoro, Hodgkinson, Sadler-Smith, Burke, et al., 2009). D’altro canto lo studio sperimentale sul controllo dei sistemi complessi è iniziato ormai da cinquanta anni. Fino ad ora però la ricerca sull’intuizione e quella sul controllo dei sistemi complessi non sono state messe in relazione tra loro. L’intuizione è un processo il cui output è un’emozione, la quale può essere impiegata come guida per prendere una decisione (Betsch, 2008). Un’intuizione è tanto più efficace tanto più è vasto il corpus di conoscenze contesto-specifiche a nostra disposizione: conoscenze di natura implicita (Epstein, 1999; 2010; Evans, 2010) o relative all’interazione tra conoscenze esplicite e implicite (Dane, Pratt, 2007). In entrambi i casi la conoscenza tacita ha un ruolo essenziale. L’ipotesi principale che questo lavoro intende testare è che i soggetti i quali tendono a fare largamente uso delle proprie intuizioni esibiscono un indice di miglioramento delle prestazioni superiore agli altri nella gestione di un sistema complesso. A questo fine, è stato messo a punto un protocollo sperimentale innovativo basato sulla gestione computerizzata di un “Microworld” (Brehmer, Dörner, 1993), a cui sono stati sottoposti 31 studenti universitari di età compresa tra i 18 e i 27 anni (m = 23). Attraverso una serie di tre esperimenti posti in sequenza tale da controllare i prerequisiti all’esperimento successivo, è stato possibile estrarre una correlazione significativa tra livello di intuizione come misurato dal Rational Experiential Inventory (Epstein et al.,1996) e incremento delle prestazioni con la pratica. Il livello assoluto della prestazione sembra invece dipendere dal livello cognitivo del soggetto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.