Da sempre le città sono luoghi di conflitto. Gruppi più o meno organizzati protestano, contestano, criticano, negoziano, si indignano, fanno accordi e compromessi, scendono in piazza, invadono le strade e costruiscono spesso servizi e risposte mutualistiche. Ma anche in questo caso, a volte tornano a sfidare, pungolare e pressare i politici eletti, problematizzando temi esclusi dall’agenda politica. Le linee di conflitto che si aprono fra partecipanti e rappresentanti eletti democraticamente sono tensioni generative per la vita democratica urbana. Ma nelle città non ci sono solo contrasti fra partecipanti e rappresentanti: emergono anche le tensioni fra partecipanti e rappresentati. I movimenti urbani prendono la parola e parlano in nome di qualcuno. In nome degli abitanti, dei cittadini, dei lavoratori, delle donne. Si attivano e, nel partecipare, avanzano proposte e critiche in nome di un gruppo più ampio, che provano a rappresentare. Non è detto, però, che i soggetti in nome di cui i movimenti urbani parlano accettino di essere rappresentati, anche perché le pratiche di protesta non convenzionale e di azione diretta non hanno forme legittime di rappresentanza, sorvegliate e periodicamente messe alla prova. Il libro affronta le diverse linee di tensione fra partecipazione e rappresentanza attraverso una pluralità di voci e approcci teorici. Costruito sulla base di alcuni studi di caso – Berlino, Buenos Aires, Grenoble, Firenze, Los Angeles, Milano, New York, Palermo, Parigi, Venezia – vede la collaborazione di studiosi di movimenti e conflitti urbani di fama internazionale: Massimiliano Andretta, Marion Carrel, Daniel Cefaï, Nina Eliasoph, Charlotte Halpern, Margit Mayer, Andrea Membretti, Nicola Montagna, Lorenzo Mosca, Gabriel Nardacchione. Dai problemi di rappresentanza interna ed esterna dei movimenti urbani ai processi di istituzionalizzazione, dai rapporti fra movimenti urbani, partiti, sindacati e movimenti per la giustizia globale all’azione collettiva su scale differenti, dal ruolo degli esperti e dei tecnici alle tensioni fra fornitura di servizi e rappresentanza di interessi, il volume sviluppa le diverse tematiche articolando costantemente analisi empirica e riflessione teorica.

Vitale, T., Mayer, M., Nardacchione, G., Halpern, C., Andretta, M., Cefaï, D., et al. (2007). In nome di chi? Partecipazione e rappresentanza nelle mobilitazioni locali (T. Vitale, a cura di). Milano : FrancoAngeli.

In nome di chi? Partecipazione e rappresentanza nelle mobilitazioni locali

VITALE, TOMMASO
2007

Abstract

Da sempre le città sono luoghi di conflitto. Gruppi più o meno organizzati protestano, contestano, criticano, negoziano, si indignano, fanno accordi e compromessi, scendono in piazza, invadono le strade e costruiscono spesso servizi e risposte mutualistiche. Ma anche in questo caso, a volte tornano a sfidare, pungolare e pressare i politici eletti, problematizzando temi esclusi dall’agenda politica. Le linee di conflitto che si aprono fra partecipanti e rappresentanti eletti democraticamente sono tensioni generative per la vita democratica urbana. Ma nelle città non ci sono solo contrasti fra partecipanti e rappresentanti: emergono anche le tensioni fra partecipanti e rappresentati. I movimenti urbani prendono la parola e parlano in nome di qualcuno. In nome degli abitanti, dei cittadini, dei lavoratori, delle donne. Si attivano e, nel partecipare, avanzano proposte e critiche in nome di un gruppo più ampio, che provano a rappresentare. Non è detto, però, che i soggetti in nome di cui i movimenti urbani parlano accettino di essere rappresentati, anche perché le pratiche di protesta non convenzionale e di azione diretta non hanno forme legittime di rappresentanza, sorvegliate e periodicamente messe alla prova. Il libro affronta le diverse linee di tensione fra partecipazione e rappresentanza attraverso una pluralità di voci e approcci teorici. Costruito sulla base di alcuni studi di caso – Berlino, Buenos Aires, Grenoble, Firenze, Los Angeles, Milano, New York, Palermo, Parigi, Venezia – vede la collaborazione di studiosi di movimenti e conflitti urbani di fama internazionale: Massimiliano Andretta, Marion Carrel, Daniel Cefaï, Nina Eliasoph, Charlotte Halpern, Margit Mayer, Andrea Membretti, Nicola Montagna, Lorenzo Mosca, Gabriel Nardacchione. Dai problemi di rappresentanza interna ed esterna dei movimenti urbani ai processi di istituzionalizzazione, dai rapporti fra movimenti urbani, partiti, sindacati e movimenti per la giustizia globale all’azione collettiva su scale differenti, dal ruolo degli esperti e dei tecnici alle tensioni fra fornitura di servizi e rappresentanza di interessi, il volume sviluppa le diverse tematiche articolando costantemente analisi empirica e riflessione teorica.
Vitale, T; Mayer, M; Nardacchione, G; Halpern, C; Andretta, M; Cefaï, D; Mosca, L; Montagna, N; Membretti, A; Carrel, M; Eliasoph, N
Movimenti urbani; conflitti urbani; politica locale; partecipazione; rappresentanza; mobilitazioni
Italian
4-nov-2007
978-88-464-8540-3
FrancoAngeli
none
Vitale, T., Mayer, M., Nardacchione, G., Halpern, C., Andretta, M., Cefaï, D., et al. (2007). In nome di chi? Partecipazione e rappresentanza nelle mobilitazioni locali (T. Vitale, a cura di). Milano : FrancoAngeli.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/5106
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