L'imponente riforma in senso privatistico-contrattuale che ha interessato il pubblico impiego negli ultimi decenni ha visto, tra gli interventi apportati alla disciplina dirigenziale, l'accentuarsi dell'elemento fiduciario nel rapporto esistente tra il "management" amministrativo e l'autorità politica. Anche l'ultimo intervento di revisione della disciplina del lavoro pubblico, il d.lgs. 150/2009, ha apportato sostanziali novità proprio in relazione alla implementazione dei poteri dirigenziali, alle regole sull'assegnazione, revoca degli incarichi e mobilità dei dirigenti, nonché sul piano della valutazione dei risultati dell'azione amministrativa dei pubblici uffici. Tutto ciò sulla scia di una previgente normativa sulla dirigenza pubblica assai rinnovata, che, con la c.d. "seconda privatizzazione", ha determinato un deciso spostamento degli equilibri verso il piano della relazione intersoggettiva personale tra soggetto politico e dirigente amministrativo e che, con la c.d. "terza privatizzazione" (attuata con legge n. 145/2002), ha introdotto a pieno titolo l'istituto dello "spoils system", con l'automatica cessazione degli incarichi di funzione dirigenziale di più elevato livello al decorrere dei 90 giorni dal voto sulla fiducia al Governo. Tale spostamento di equilibri, tuttavia, non è ancora giunto ad un approdo sicuro e stabile, complice un "diluvio" di sentenze della Corte costituzionale ed una balbettante evoluzione normativa da questa sostanzialmente indotta. Ciò ha generato incertezza e critiche ed ha impedito concretamente il decollo dei meccanismi della responsabilità di risultato della dirigenza pubblica privatizzata. In questo senso, l'A., consapevole che la vera questione non riguardi tanto il dibattito sulla validità dello spoils system nella politica italiana, bensì l'analisi di quanto il suo portato tecnico-valoriale sia in grado di far funzionare il sistema, ne analizza l'evoluzione per giudicarne l'efficacia.
Bacchini, F. (2012). Lo "spoils system" e l'elemento della fiduciarietà: profili problematici e spunti di riflessione fra Corte Costituzionale ed evoluzione normativa. IL LAVORO NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI(5), 793-833.
Lo "spoils system" e l'elemento della fiduciarietà: profili problematici e spunti di riflessione fra Corte Costituzionale ed evoluzione normativa
BACCHINI, FRANCESCO
2012
Abstract
L'imponente riforma in senso privatistico-contrattuale che ha interessato il pubblico impiego negli ultimi decenni ha visto, tra gli interventi apportati alla disciplina dirigenziale, l'accentuarsi dell'elemento fiduciario nel rapporto esistente tra il "management" amministrativo e l'autorità politica. Anche l'ultimo intervento di revisione della disciplina del lavoro pubblico, il d.lgs. 150/2009, ha apportato sostanziali novità proprio in relazione alla implementazione dei poteri dirigenziali, alle regole sull'assegnazione, revoca degli incarichi e mobilità dei dirigenti, nonché sul piano della valutazione dei risultati dell'azione amministrativa dei pubblici uffici. Tutto ciò sulla scia di una previgente normativa sulla dirigenza pubblica assai rinnovata, che, con la c.d. "seconda privatizzazione", ha determinato un deciso spostamento degli equilibri verso il piano della relazione intersoggettiva personale tra soggetto politico e dirigente amministrativo e che, con la c.d. "terza privatizzazione" (attuata con legge n. 145/2002), ha introdotto a pieno titolo l'istituto dello "spoils system", con l'automatica cessazione degli incarichi di funzione dirigenziale di più elevato livello al decorrere dei 90 giorni dal voto sulla fiducia al Governo. Tale spostamento di equilibri, tuttavia, non è ancora giunto ad un approdo sicuro e stabile, complice un "diluvio" di sentenze della Corte costituzionale ed una balbettante evoluzione normativa da questa sostanzialmente indotta. Ciò ha generato incertezza e critiche ed ha impedito concretamente il decollo dei meccanismi della responsabilità di risultato della dirigenza pubblica privatizzata. In questo senso, l'A., consapevole che la vera questione non riguardi tanto il dibattito sulla validità dello spoils system nella politica italiana, bensì l'analisi di quanto il suo portato tecnico-valoriale sia in grado di far funzionare il sistema, ne analizza l'evoluzione per giudicarne l'efficacia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.