This essay begins with a concise examination of the presence of animals in Elsa Morante’s initial two novels, subsequently delving into the poem Il mondo salvato dai ragazzini and the novel La storia (1974). It explores how animals serve to unveil a worldview grounded in precise and consistent philosophical coordinates within both works. Furthermore, it delves into Morante’s perspectives on animals, drawing upon Giorgio Agamben’s thesis as articulated in La festa del tesoro nascosto (1993), which originates from a footnote in Spinoza’s Ethics. Additionally, it examines a similar marginal note by Morante found in a passage from Daisetsu T. Suzuki’s Buddismo Shin (Astrolabio 1972), alongside her indepth study of foundational texts in Oriental wisdom. These analyses shed new light on Morante’s engagement with philosophical and religious sources, most notably with Spinoza’s thinking.

Dopo una rapida ricognizione sulla presenza degli animali nei primi due romanzi di Elsa Morante, l’intervento si concentra sul "Mondo salvato dai ragazzini" (1968) e sulla "Storia" (1974), due opere dove agli animali spetta il compito di annunciare una visione del mondo fondata su precise e coerenti coordinate filosofico-sapienziali. Riguardo alle idee di Morante sugli animali, viene quindi discussa la tesi di Giorgio Agamben, avanzata nel saggio La festa del tesoro nascosto (1993), che prende spunto da una glossa di Morante apposta sull’edizione Sansoni 1973 dell’Etica di Spinoza (IV parte, prop. XXXVII, scolio I). Un’analoga glossa manoscritta di Morante a margine di un passo di Daisetsu T. Suzuki nel libro sul Buddismo Shin (Astrolabio 1972) e lo studio, serio e approfondito, di testi decisivi nell’ambito della sapienza orientale gettano una diversa luce sia sul rapporto con Spinoza – e sul senso del cartiglio che lo definisce nella croce del Mondo salvato – sia sul modo con cui Morante interloquisce con le sue fonti filosofiche e religiose.

Borghesi, A. (2024). «Qui Suzuki sonnecchia». La Sapienza degli animali in Elsa Morante. STRUMENTI CRITICI, 39(1/2024), 189-206 [10.1419/113221].

«Qui Suzuki sonnecchia». La Sapienza degli animali in Elsa Morante

Borghesi, A
2024

Abstract

This essay begins with a concise examination of the presence of animals in Elsa Morante’s initial two novels, subsequently delving into the poem Il mondo salvato dai ragazzini and the novel La storia (1974). It explores how animals serve to unveil a worldview grounded in precise and consistent philosophical coordinates within both works. Furthermore, it delves into Morante’s perspectives on animals, drawing upon Giorgio Agamben’s thesis as articulated in La festa del tesoro nascosto (1993), which originates from a footnote in Spinoza’s Ethics. Additionally, it examines a similar marginal note by Morante found in a passage from Daisetsu T. Suzuki’s Buddismo Shin (Astrolabio 1972), alongside her indepth study of foundational texts in Oriental wisdom. These analyses shed new light on Morante’s engagement with philosophical and religious sources, most notably with Spinoza’s thinking.
Articolo in rivista - Articolo scientifico
Animals; Baruch Spinoza; Daistsu T. Suzuki; Elsa Morante; Giorgio Agamben;
Elsa Morante, animali, Spinoza, Giorgio Agamben, buddismo, taoismo, Daisetzu Suzuki
Italian
2024
39
1/2024
189
206
reserved
Borghesi, A. (2024). «Qui Suzuki sonnecchia». La Sapienza degli animali in Elsa Morante. STRUMENTI CRITICI, 39(1/2024), 189-206 [10.1419/113221].
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