Street Corner Society di William Foote Whyte (1914-2000) è, per certi versi, un libro inusuale che ha influenzato generazioni di studiose e di studiosi interessati all’analisi dei fenomeni urbani: un libro che, senza ombra di dubbio, «non muore mai» o, in altri termini, «un classico», e questo volume intende rileggerlo come tale. In questo senso, obiettivo dell’analisi è far conoscere a un pubblico di non specialisti un’opera centrale per l’antropologia contemporanea, e di offrire a un pubblico di specialisti alcuni ulteriori strumenti di apprendimento e contestualizzazione che stimolino il pensiero critico rispetto alle idee e alle intuizioni di Street Corner Society e agli usi sociali di queste ultime. La storia di un libro è anche sociale, politica e disciplinare: sociale poiché legata alla traiettoria di vita di chi l’ha scritto e alle sue relazioni, ai suoi incontri con gli interlocutori, ai dibattiti con i colleghi e le colleghe interessati ai suoi stessi argomenti; politica poiché situata all’interno di una traiettoria individuale e collettiva e in un dato momento storico; disciplinare perché, in quel momento o più tardi, un dato libro va a rappresentare alcuni aspetti di una disciplina che, cristallizzandosi, diventano «classici».
Rimoldi, L. (2024). L’antropologia urbana di William Foote Whyte. Street Corner Society. Clueb.
L’antropologia urbana di William Foote Whyte. Street Corner Society
Rimoldi, L
2024
Abstract
Street Corner Society di William Foote Whyte (1914-2000) è, per certi versi, un libro inusuale che ha influenzato generazioni di studiose e di studiosi interessati all’analisi dei fenomeni urbani: un libro che, senza ombra di dubbio, «non muore mai» o, in altri termini, «un classico», e questo volume intende rileggerlo come tale. In questo senso, obiettivo dell’analisi è far conoscere a un pubblico di non specialisti un’opera centrale per l’antropologia contemporanea, e di offrire a un pubblico di specialisti alcuni ulteriori strumenti di apprendimento e contestualizzazione che stimolino il pensiero critico rispetto alle idee e alle intuizioni di Street Corner Society e agli usi sociali di queste ultime. La storia di un libro è anche sociale, politica e disciplinare: sociale poiché legata alla traiettoria di vita di chi l’ha scritto e alle sue relazioni, ai suoi incontri con gli interlocutori, ai dibattiti con i colleghi e le colleghe interessati ai suoi stessi argomenti; politica poiché situata all’interno di una traiettoria individuale e collettiva e in un dato momento storico; disciplinare perché, in quel momento o più tardi, un dato libro va a rappresentare alcuni aspetti di una disciplina che, cristallizzandosi, diventano «classici».File | Dimensione | Formato | |
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