Oltre l’istantaneo. Un’esperienza di consulenza clinica a mediazione estetica in una scuola secondaria di secondo grado

L’intento del contributo è quello di rielaborare un’esperienza di consulenza “clinica” condotta dagli autori con un gruppo di docenti di un Istituto di Istruzione Superiore che intendeva ripensare processi, spazi e tempi dell’accoglienza. L’immagine e il frammento poetico sono stati pensati come dispositivi insaturi che hanno consentito al gruppo dei docenti di generare una temporalità di qualità differente rispetto a quella vissuta ordinariamente nell’Istituzione. Il gruppo, attraverso un lavoro di scavo e tessitura, ha sperimentato la possibilità di vivere in un contesto professionale un’esperienza ex-stetica ed ex-statica, connettendo in modo inedito vissuti presenti passati e futuri e generando un punto di resistenza rispetto a una temporalità parcellizzata, accelerata e iperframmentata che rischia di investire e svuotare di senso i processi formativi nella scuola.