L'articolo intende riflettere sulle ambiguità del concetto di "sviluppo sostenibile" a partire da un'analisi etnografica di alcuni documenti di indirizzo della FAO (Food and Agriculture Organization), l'agenzia delle Nazioni Unite nata con lo scopo di combattere la fame nel mondo attraverso l'implementazione di adeguate politiche agricole. L'articolo mostra come l'ambiente, sebbene presente nei "discorsi" dell'istituzione come presupposto oggettivo e non problematico del proprio operato istituzionale, sia in realtà il prodotto di una costruzione culturale per nulla neutrale, che sancisce l'adesione della FAO al modello della "green revolution". In quest'ottica la risoluzione delle questioni ambientali e delle crisi ecologiche può essere ottenuto solo attraverso l'ampliamento - e non il ripensamento - di un approccio esclusivamente gestionale e tecnicista. L'attenzione solo marginale rivolta ad esperienze basate su presupposti culturali diversi, come ad esempio l'agricoltura biologica, conferma la sostanziale adesione della FAO ad un'idea "debole" di sostenibilità, senza sostanziali cambi di paradigma
Tassan, M. (2004). La cultura dell'ambiente nelle politiche di sviluppo della FAO. QUADERNI DEL CREAM, 2, 119-143.
La cultura dell'ambiente nelle politiche di sviluppo della FAO
TASSAN, MANUELA
2004
Abstract
L'articolo intende riflettere sulle ambiguità del concetto di "sviluppo sostenibile" a partire da un'analisi etnografica di alcuni documenti di indirizzo della FAO (Food and Agriculture Organization), l'agenzia delle Nazioni Unite nata con lo scopo di combattere la fame nel mondo attraverso l'implementazione di adeguate politiche agricole. L'articolo mostra come l'ambiente, sebbene presente nei "discorsi" dell'istituzione come presupposto oggettivo e non problematico del proprio operato istituzionale, sia in realtà il prodotto di una costruzione culturale per nulla neutrale, che sancisce l'adesione della FAO al modello della "green revolution". In quest'ottica la risoluzione delle questioni ambientali e delle crisi ecologiche può essere ottenuto solo attraverso l'ampliamento - e non il ripensamento - di un approccio esclusivamente gestionale e tecnicista. L'attenzione solo marginale rivolta ad esperienze basate su presupposti culturali diversi, come ad esempio l'agricoltura biologica, conferma la sostanziale adesione della FAO ad un'idea "debole" di sostenibilità, senza sostanziali cambi di paradigmaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.