A seguito delle recenti trasformazioni dell’iperconnessione, il mondo videoludico sta assumendo una nuova configurazione incentrata sulla spettacolarizzazione della performance in piattaforme di videostreaming. Twitch.tv, grazie ad una forte connotazione videoludica, rappresenta lo spazio ideale in cui poter esprimere la propria identità di gamer verso un pubblico potenzialmente globale. Al contempo, l’intersezione tra videoludico e live-streaming, ponendo in primo piano la corporeità del videogiocatore nella relazione con un pubblico, ha comportato una ridefinizione dell’esperienza videoludica e dell’identità di gamer. In questo scenario in transizione, il riconoscimento dello status di gamer, vera posta in gioco dell’appartenenza a questa subcultura, è sempre meno legato alla digital boyhood e allo stereotipo del nerd, maschio, bianco, adolescente ed eterosessuale, e sempre più al possesso di un gaming capital su cui si fondano l’accesso e il posizionamento. Ciò ha consentito all’utenza femminile di rendersi sempre più visibile, sebbene non senza processi contrastanti di backlash e di controspinte verso l’inclusione delle videogiocatrici come membri legittimi. In letteratura ancora mancano studi sistematici riguardanti l’impatto della spettacolarizzazione e della crescente visibilità femminile sull’identità di gamer e sulla relazione tra streamer e pubblico su Twitch. In tale direzione si muove la presente ricerca che, attraverso un approccio qualitativo, vuole esplorare gli usi tattici e strategici della femminilità nella community videoludica di Twitch Italia, intesa come campo sociale dotato di habitus e capitali specifici. Nella discussione dei risultati, verranno esaminati i processi di gatekeeping volti a proteggere gli equilibri di potere e le modalità che regolano il posizionamento all’interno del campo, ricostruendo le pratiche negoziali utilizzate dalle videogiocatrici per costruire e mantenere la relazione con il pubblico e i colleghi. In secondo luogo, verranno illustrate le tattiche e strategie messe in atto dalle streamer per affermare la propria identità di gamer, dovendo bilanciare gaming capital e femminilità, intesa come erotic capital nella sua duplice valenza di risorsa e ostacolo per il riconoscimento esterno. In conclusione, verrà presentata una tipologia di identità di gamer in cui la gestione dell’erotic capital si intreccia da un lato con le rappresentazioni di genere che circolano nella cultura videoludica e dall’altro con le aspettative del pubblico.
Carradore, R., Pirola, T. (2021). L’identità di gamer tra spettacolarizzazione e negoziazione. Usi tattici e strategici della femminilità nella community videoludica di Twitch Italia. Intervento presentato a: Gender and Media Matters. Widening the Horizons of the Field of Study, Roma, Italia.
L’identità di gamer tra spettacolarizzazione e negoziazione. Usi tattici e strategici della femminilità nella community videoludica di Twitch Italia
Roberto CarradoreCo-primo
;Tiziana Pirola
Co-primo
2021
Abstract
A seguito delle recenti trasformazioni dell’iperconnessione, il mondo videoludico sta assumendo una nuova configurazione incentrata sulla spettacolarizzazione della performance in piattaforme di videostreaming. Twitch.tv, grazie ad una forte connotazione videoludica, rappresenta lo spazio ideale in cui poter esprimere la propria identità di gamer verso un pubblico potenzialmente globale. Al contempo, l’intersezione tra videoludico e live-streaming, ponendo in primo piano la corporeità del videogiocatore nella relazione con un pubblico, ha comportato una ridefinizione dell’esperienza videoludica e dell’identità di gamer. In questo scenario in transizione, il riconoscimento dello status di gamer, vera posta in gioco dell’appartenenza a questa subcultura, è sempre meno legato alla digital boyhood e allo stereotipo del nerd, maschio, bianco, adolescente ed eterosessuale, e sempre più al possesso di un gaming capital su cui si fondano l’accesso e il posizionamento. Ciò ha consentito all’utenza femminile di rendersi sempre più visibile, sebbene non senza processi contrastanti di backlash e di controspinte verso l’inclusione delle videogiocatrici come membri legittimi. In letteratura ancora mancano studi sistematici riguardanti l’impatto della spettacolarizzazione e della crescente visibilità femminile sull’identità di gamer e sulla relazione tra streamer e pubblico su Twitch. In tale direzione si muove la presente ricerca che, attraverso un approccio qualitativo, vuole esplorare gli usi tattici e strategici della femminilità nella community videoludica di Twitch Italia, intesa come campo sociale dotato di habitus e capitali specifici. Nella discussione dei risultati, verranno esaminati i processi di gatekeeping volti a proteggere gli equilibri di potere e le modalità che regolano il posizionamento all’interno del campo, ricostruendo le pratiche negoziali utilizzate dalle videogiocatrici per costruire e mantenere la relazione con il pubblico e i colleghi. In secondo luogo, verranno illustrate le tattiche e strategie messe in atto dalle streamer per affermare la propria identità di gamer, dovendo bilanciare gaming capital e femminilità, intesa come erotic capital nella sua duplice valenza di risorsa e ostacolo per il riconoscimento esterno. In conclusione, verrà presentata una tipologia di identità di gamer in cui la gestione dell’erotic capital si intreccia da un lato con le rappresentazioni di genere che circolano nella cultura videoludica e dall’altro con le aspettative del pubblico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.