Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (2012), nonché Le Indicazioni Nazionali e i Nuovi Scenari (2018) evidenziano il ruolo dell’educazione scolastica nel porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva. Tale educazione viene incentivata sia attraverso esperienze finalizzate al prendersi cura di sé stessi, degli altri e dell’ambiente sia favorendo forme di cooperazione e di solidarietà: «questa fase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile» (Miur, 2012, p. 33). Trattandosi di obiettivi riferibili alla dimensione degli atteggiamenti e dei comportamenti quotidiani delle persone nelle relazioni con gli altri e con l’ambiente, viene ribadita la trasversalità di tale insegnamento di cui tutti i docenti devono essere responsabili. Il rischio, tuttavia, è che tale trasversalità diventi, da un lato, una “terra di nessuno” e, dall’altro, una dimensione estranea alle questioni epistemologiche e didattiche delle singole discipline. In che modo le didattiche disciplinari possono occuparsi della promozione della cura e del benessere attraverso forme di cooperazione e di solidarietà? Quali approcci e pratiche didattiche sono in grado di promuovere benessere, non solo della persona, ma anche nei confronti della disciplina?
Farina, E. (2023). Scrittura collaborativa, cura dell'altro e benessere nei confronti della disciplina: quale relazione. In Sistemi Educativi, Orientamento, Lavoro (pp.258-260). Pensa MultiMedia Editore s.r.l..
Scrittura collaborativa, cura dell'altro e benessere nei confronti della disciplina: quale relazione
Elisa Farina
2023
Abstract
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (2012), nonché Le Indicazioni Nazionali e i Nuovi Scenari (2018) evidenziano il ruolo dell’educazione scolastica nel porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva. Tale educazione viene incentivata sia attraverso esperienze finalizzate al prendersi cura di sé stessi, degli altri e dell’ambiente sia favorendo forme di cooperazione e di solidarietà: «questa fase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile» (Miur, 2012, p. 33). Trattandosi di obiettivi riferibili alla dimensione degli atteggiamenti e dei comportamenti quotidiani delle persone nelle relazioni con gli altri e con l’ambiente, viene ribadita la trasversalità di tale insegnamento di cui tutti i docenti devono essere responsabili. Il rischio, tuttavia, è che tale trasversalità diventi, da un lato, una “terra di nessuno” e, dall’altro, una dimensione estranea alle questioni epistemologiche e didattiche delle singole discipline. In che modo le didattiche disciplinari possono occuparsi della promozione della cura e del benessere attraverso forme di cooperazione e di solidarietà? Quali approcci e pratiche didattiche sono in grado di promuovere benessere, non solo della persona, ma anche nei confronti della disciplina?File | Dimensione | Formato | |
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