L’articolo presenta una ricerca etnografica online sul gruppo satirico «Siamo la gente, il potere ci temono», apparso su Facebook nel 2012. Lo scopo del gruppo è quello di fare satira sui movimenti popolari di denuncia contro i «poteri forti», e ha come principale obiettivo il Movimento 5 Stelle. L’uso di determinati codici – come la voluta scorrettezza grammaticale e ortografica dei post, la grafica sensazionalistica delle immagini e i toni accesi – è alla base della parodia delle forme di comunicazione di tali movimenti. L’efficacia di questa operazione è evidente nel momento in cui i destinatari della satira prendono per autentiche e contribuiscono a far circolare su Facebook le false notizie diffuse dal gruppo. I risultati mostrano che, laddove la satira tradizionale prende di mira e dissacra i rappresentanti del potere politico, qui abbiamo un vero e proprio processo di umiliazione e delegittimazione culturale nei confronti dei followers del M5S, dove la satira prende di mira lo scarso capitale culturale delle sue vittime. I fakes e la loro diffusione virale, insieme alla diffusione «a cascata » dei commenti che ridicolizzano i seguaci del M5S, danno vita così a una particolare forma di satira politica declinata sulla violenza simbolica e basata sulla distinzione.
Ricci, O., Boni, F. (2015). Dalla dissacrazione all'umiliazione. Nuove forma di satira politica online tra violenza simbolica e distinzione. COMUNICAZIONE POLITICA, 1, 27-41.
Dalla dissacrazione all'umiliazione. Nuove forma di satira politica online tra violenza simbolica e distinzione
Ricci, O;
2015
Abstract
L’articolo presenta una ricerca etnografica online sul gruppo satirico «Siamo la gente, il potere ci temono», apparso su Facebook nel 2012. Lo scopo del gruppo è quello di fare satira sui movimenti popolari di denuncia contro i «poteri forti», e ha come principale obiettivo il Movimento 5 Stelle. L’uso di determinati codici – come la voluta scorrettezza grammaticale e ortografica dei post, la grafica sensazionalistica delle immagini e i toni accesi – è alla base della parodia delle forme di comunicazione di tali movimenti. L’efficacia di questa operazione è evidente nel momento in cui i destinatari della satira prendono per autentiche e contribuiscono a far circolare su Facebook le false notizie diffuse dal gruppo. I risultati mostrano che, laddove la satira tradizionale prende di mira e dissacra i rappresentanti del potere politico, qui abbiamo un vero e proprio processo di umiliazione e delegittimazione culturale nei confronti dei followers del M5S, dove la satira prende di mira lo scarso capitale culturale delle sue vittime. I fakes e la loro diffusione virale, insieme alla diffusione «a cascata » dei commenti che ridicolizzano i seguaci del M5S, danno vita così a una particolare forma di satira politica declinata sulla violenza simbolica e basata sulla distinzione.File | Dimensione | Formato | |
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