Crescente attenzione negli ultimi anni è stata posta sulla promozione del benessere all’interno delle organizzazioni, con specifico riguardo alla salute mentale. Le tecnologie digitali, in particolare le smartphone app, si sono dimostrate strumenti con grande potenziale per la gestione dello stress e la promozione del benessere. È tuttavia limitato il numero di app che utilizzano interventi psicologici strutturati. Il presente studio vuole approfondire la rilevanza degli interventi tramite app, nella gestione di stress e malessere percepito, indagandone l’accettazione tecnologica dei lavoratori e i costrutti di usabilità e user engagement. Lo studio, la cui raccolta dati è ancora in progress, riporta i risultati preliminari di un piccolo campione di lavoratori di una media impresa, aventi ruoli amministrativi e suddivisi casualmente in gruppo di intervento (GI; n=22) e gruppo di controllo (GC; n=13). Il gruppo di intervento, per un periodo di tre settimane, ha utilizzato un’app strutturata, progettata e implementata all’interno del Bicapp del Dipartimento di Psicologia, con esercizi di psicologia positiva e mindfulness. Entrambi i gruppi hanno invece compilato un questionario pre e post intervento. Sono state rilevate differenze significative tra GI e GC nella diminuzione dei livelli di malessere psicosomatico, mentre non è emersa alcuna riduzione nelle altre dimensioni indagate. È emerso inoltre che, rispetto all’accettazione tecnologica, i risultati confermano parzialmente le ipotesi centrali del Technology Acceptance Model, suggerendo l’importanza del tenere conto anche di queste dimensioni nella progettazione di app. I risultati preliminari ottenuti sono da considerarsi positivi anche per usabilità e coinvolgimento degli utenti, anche se per queste dimensioni devono essere valutati ulteriori sviluppi, come la semplificazione dei contenuti, l’ampliamento delle funzionalità e l’inserimento della dimensione del supporto umano. Questo studio pone un focus sulla rilevanza del rapporto dell’utilizzatore con la tecnologia e nel suo coinvolgimento all’uso, evidenziando il potenziale delle app strutturate per la gestione dello stress e il miglioramento del benessere mentale dei lavoratori, per quanto l’approccio misto (ovvero un intervento svolto in parte in presenza e in parte tramite M-Health) rimanga probabilmente più efficace per il miglioramento della salute mentale e la riduzione dello stress.
Herold, M., Simbula, S., Borghi, G., Seminaroti, D., Sirtori, G. (2023). Risultati preliminari degli effetti di un’app per la gestione dello stress e la promozione del benessere nei lavoratori: Uno studio controllato randomizzato. In "Prefigurare la vita nuova: la psicologia per le organizzazioni tra conflitto e desiderio, tecnologia e sostenibilità" - XIX Congresso Nazionale AIP - Sezione di Psicologia per le Organizzazioni, 6-8 settembre 2023, Cagliari (pp.120-121). AIP, UniCa.
Risultati preliminari degli effetti di un’app per la gestione dello stress e la promozione del benessere nei lavoratori: Uno studio controllato randomizzato
Herold, M;Simbula, S;
2023
Abstract
Crescente attenzione negli ultimi anni è stata posta sulla promozione del benessere all’interno delle organizzazioni, con specifico riguardo alla salute mentale. Le tecnologie digitali, in particolare le smartphone app, si sono dimostrate strumenti con grande potenziale per la gestione dello stress e la promozione del benessere. È tuttavia limitato il numero di app che utilizzano interventi psicologici strutturati. Il presente studio vuole approfondire la rilevanza degli interventi tramite app, nella gestione di stress e malessere percepito, indagandone l’accettazione tecnologica dei lavoratori e i costrutti di usabilità e user engagement. Lo studio, la cui raccolta dati è ancora in progress, riporta i risultati preliminari di un piccolo campione di lavoratori di una media impresa, aventi ruoli amministrativi e suddivisi casualmente in gruppo di intervento (GI; n=22) e gruppo di controllo (GC; n=13). Il gruppo di intervento, per un periodo di tre settimane, ha utilizzato un’app strutturata, progettata e implementata all’interno del Bicapp del Dipartimento di Psicologia, con esercizi di psicologia positiva e mindfulness. Entrambi i gruppi hanno invece compilato un questionario pre e post intervento. Sono state rilevate differenze significative tra GI e GC nella diminuzione dei livelli di malessere psicosomatico, mentre non è emersa alcuna riduzione nelle altre dimensioni indagate. È emerso inoltre che, rispetto all’accettazione tecnologica, i risultati confermano parzialmente le ipotesi centrali del Technology Acceptance Model, suggerendo l’importanza del tenere conto anche di queste dimensioni nella progettazione di app. I risultati preliminari ottenuti sono da considerarsi positivi anche per usabilità e coinvolgimento degli utenti, anche se per queste dimensioni devono essere valutati ulteriori sviluppi, come la semplificazione dei contenuti, l’ampliamento delle funzionalità e l’inserimento della dimensione del supporto umano. Questo studio pone un focus sulla rilevanza del rapporto dell’utilizzatore con la tecnologia e nel suo coinvolgimento all’uso, evidenziando il potenziale delle app strutturate per la gestione dello stress e il miglioramento del benessere mentale dei lavoratori, per quanto l’approccio misto (ovvero un intervento svolto in parte in presenza e in parte tramite M-Health) rimanga probabilmente più efficace per il miglioramento della salute mentale e la riduzione dello stress.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.