Composta da un film geografico di 74 minuti e da un testo strutturato in tre capitoli, la tesi interroga le nuove configurazioni della ruralità e delle montagne italiane indebolite da più di un secolo di spopolamento e abbandoni. I luoghi che oggi, in un’epoca di crisi climatica planetaria, diventano il fulcro di una serie di processi di ritorno e recupero, ridisegnano e instaurano nuovi patti tra urbanità e ruralità, mettendo in discussione l’idea, ereditata dalla modernità, di una montagna immobile e relegata ai margini della pianura. Nella prima parte della tesi è contenuto Movimento fermo, un film geografico che esplora le traiettorie di vita, le pratiche e gli immaginari di tre giovani “montanari per scelta”, figure sfaccettate e poliedriche, espressione di una tendenza contemporanea al ritorno che sta apportando uno sguardo diverso sulle montagne dell’abbandono, in grado di cogliere e valorizzare la specificità del loro patrimonio naturale e culturale, reinventando nuove pratiche che dialogano a scale diverse, locali e globali, tra realtà fisiche e virtuali. Nella seconda parte viene illustrato il quadro conoscitivo e teorico-metodologico del lavoro attraverso tre capitoli dedicati. Nel primo capitolo, dopo una prima ricognizione delle categorie critiche utilizzate nella presente ricerca, si offre un inquadramento sul fenomeno di «ritorno alla montagna» oggetto dello studio, proponendo di leggere questa tendenza contemporanea attraverso le lenti dei mobility studies, suggerendo in particolare un dialogo tra gli studi alpini, prevalentemente di matrice italiana, e l’approccio alla questione della mobilità geografica suggerito dal geografo inglese Tim Cresswell. Il secondo capitolo intende ripercorrere il percorso teorico e le riflessioni che hanno portato alla scelta di utilizzare il film geografico come metodo di ricerca e restituzione per esplorare i fenomeni di ritorno alla montagna. Nello specifico, dopo una ricognizione dei principali approcci teorici di riferimento che costituiscono le colonne portanti della presente ricerca, vengono presentate alcune considerazioni epistemologiche sulla filmic geography, una metodologia ancora poco conosciuta e legittimata all’interno della ricerca geografica, approfondendo il metodo d’indagine utilizzato e sviscerandone le opportunità conoscitive. L’ultimo capitolo entra nel merito dell’output audiovisivo Movimento fermo, illustrandone in dettaglio le fasi di pre-produzione, produzione e post-produzione, introducendo al contempo i luoghi e i protagonisti del film e introducendo alcune prospettive di diffusione futura del progetto di ricerca nel circuito accademico e pubblico, con l’obiettivo di sviluppare un dialogo più proficuo tra università e società civile su un tema estremamente attuale in ambito nazionale e internazionale.

(2023). Movimento fermo. Una filmic geography delle montagne di mezzo. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2023).

Movimento fermo. Una filmic geography delle montagne di mezzo

BOCCALETTI, SILVY
2023

Abstract

Composta da un film geografico di 74 minuti e da un testo strutturato in tre capitoli, la tesi interroga le nuove configurazioni della ruralità e delle montagne italiane indebolite da più di un secolo di spopolamento e abbandoni. I luoghi che oggi, in un’epoca di crisi climatica planetaria, diventano il fulcro di una serie di processi di ritorno e recupero, ridisegnano e instaurano nuovi patti tra urbanità e ruralità, mettendo in discussione l’idea, ereditata dalla modernità, di una montagna immobile e relegata ai margini della pianura. Nella prima parte della tesi è contenuto Movimento fermo, un film geografico che esplora le traiettorie di vita, le pratiche e gli immaginari di tre giovani “montanari per scelta”, figure sfaccettate e poliedriche, espressione di una tendenza contemporanea al ritorno che sta apportando uno sguardo diverso sulle montagne dell’abbandono, in grado di cogliere e valorizzare la specificità del loro patrimonio naturale e culturale, reinventando nuove pratiche che dialogano a scale diverse, locali e globali, tra realtà fisiche e virtuali. Nella seconda parte viene illustrato il quadro conoscitivo e teorico-metodologico del lavoro attraverso tre capitoli dedicati. Nel primo capitolo, dopo una prima ricognizione delle categorie critiche utilizzate nella presente ricerca, si offre un inquadramento sul fenomeno di «ritorno alla montagna» oggetto dello studio, proponendo di leggere questa tendenza contemporanea attraverso le lenti dei mobility studies, suggerendo in particolare un dialogo tra gli studi alpini, prevalentemente di matrice italiana, e l’approccio alla questione della mobilità geografica suggerito dal geografo inglese Tim Cresswell. Il secondo capitolo intende ripercorrere il percorso teorico e le riflessioni che hanno portato alla scelta di utilizzare il film geografico come metodo di ricerca e restituzione per esplorare i fenomeni di ritorno alla montagna. Nello specifico, dopo una ricognizione dei principali approcci teorici di riferimento che costituiscono le colonne portanti della presente ricerca, vengono presentate alcune considerazioni epistemologiche sulla filmic geography, una metodologia ancora poco conosciuta e legittimata all’interno della ricerca geografica, approfondendo il metodo d’indagine utilizzato e sviscerandone le opportunità conoscitive. L’ultimo capitolo entra nel merito dell’output audiovisivo Movimento fermo, illustrandone in dettaglio le fasi di pre-produzione, produzione e post-produzione, introducendo al contempo i luoghi e i protagonisti del film e introducendo alcune prospettive di diffusione futura del progetto di ricerca nel circuito accademico e pubblico, con l’obiettivo di sviluppare un dialogo più proficuo tra università e società civile su un tema estremamente attuale in ambito nazionale e internazionale.
Mauro Varotto
montagne di mezzo, montanari per scelta, filmic geography
M-GGR/01 - GEOGRAFIA
Italian
26-mag-2023
2024/2025
Studi storici, geografici e antropologici
Università degli Studi di Milano-Bicocca
(2023). Movimento fermo. Una filmic geography delle montagne di mezzo. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2023).
none
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/419825
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