Modern Slavery: a System of Exploitation. Study on Vulnerability Factors’ Dynamics

Modern slavery is a hidden social reality that still affects the labour force of European countries. In Italy, migrant workers are among the most vulnerable social groups to exploitative labour dynamics, because of various vulnerability factors. The thesis looks at modern slavery through the lens of social workers fighting against labour exploitation. Exposing the most prominent theoretical approaches, the paper distinguishes different concepts related to modern slavery and relevant public policies. With qualitative analysis, vulnerability factors are investigated empirically, describing all dimensions of exploitation in detail, its logic and its conditions. The paper describes the widest spread profiles of the victim, the migratory paths, the living conditions, the dynamics of ethnic networks, and the condition of dependency. It investigates the cultural perception of migrant workers towards conditions of exploitation, together with the role of public policies on migration, the role and attitude towards public services, and it analyses the possibilities to exit exploitation given by public programs to contrast modern slavery. The different vulnerability factors are subsequently analyzed in their interactions, aiming to describe causal complexity using Qualitative Comparative Analysis (QCA). Distinguishing between necessary and sufficient conditions, the paper describes modern slavery searching for the most present combinations of vulnerabilities. Lastly, it is implemented a vulnerability assessment tool for the use of social operators and policymakers, by ordering vulnerability factors and assessing their role. Such operation follows proper theoretical interpretation and combines the findings of qualitative analysis with the QCA, proposing a new methodology for the assessment of hidden and causally complex social phenomena.

La schiavitù moderna è un fenomeno sociale invisibile, ma che ancora oggi è presente in vari paesi Europei. In Italia, i lavoratori migranti sono tra i gruppi sociali più esposti alle dinamiche di lavoro sfruttato a causa di vari fattori di vulnerabilità. La tesi guarda alla schiavitù moderna attraverso l’esperienza degli operatori sociali impegnati nella lotta contro lo sfruttamento sul lavoro. Mediante l’utilizzo di diversi approcci sociologici, vengono esposti i vari concetti connessi alla schiavitù moderna e alle relative politiche pubbliche. Utilizzando l’analisi qualitativa, i fattori di vulnerabilità vengono descritti empiricamente, analizzando nel dettaglio lo sfruttamento, la sua logica e le sue condizioni. La ricerca descrive il profilo più comune della vittima di sfruttamento, i percorsi migratori, le condizioni di vita, le dinamiche delle reti etniche nonché le condizioni di dipendenza. Sono state inoltre indagate la percezione culturale dei lavoratori migranti rispetto alle proprie condizioni di sfruttamento, l’importanza delle politiche pubbliche sull’immigrazione, il ruolo e l’atteggiamento verso i servizi pubblici e le possibilità di uscire dallo sfruttamento fornite dai programmi pubblici di contrasto alla schiavitù moderna. Successivamente, utilizzando l’Analisi Qualitativa Comparata (QCA) vengono analizzate le interazioni fra i vari fattori di vulnerabilità, sottolineando la complessità causale del fenomeno. Distinguendo tra condizioni necessarie e sufficienti, la ricerca descrive la schiavitù moderna cercando le combinazioni di vulnerabilità più presenti. Infine, viene proposto uno strumento di valutazione della vulnerabilità pensato per l’uso da parte degli operatori sociali e dei decisori politici che permette di ordinare i fattori di vulnerabilità e valutarne il ruolo. Questa operazione segue una re-interpretazione teorica e combina i risultati dell’analisi tematica con quelli della QCA, proponendo una nuova metodologia per la valutazione dei fenomeni sociali nascosti e causalmente complessi.