Questo lavoro esamina l'ampiezza e la complessità di un particolare tipo di produzione linguistica infantile, l’intervista aperta di derivazione piagetiana, allo scopo di evidenziarne la tenuta sul piano metodologico. Rispetto alle interviste piagetiane più tradizionali che richiedono ai bambini il dispiego di abilita' argomentative e linguistiche complesse, la tecnica dell’intervista che noi abbiamo utilizzato sollecitava nei bambini produzioni meno guidate, attraverso il ricorso critico al rispecchiamento rogersiano. 82 bambini di 5 anni, provenienti da tre scuole materne della citta’ di Latina, sono stati intervistati sui loro rapporti con i compagni di classe, mettendo a confronto il rapporto con l’amico preferito (amico) e quello con il bambino con cui si trovavano meno bene (non amico). I protocolli sono stati trascritti integralmente e codificati per il numero di clausole totali di ciascuna delle due parti dell’intervista e per il numero di clausole in ciascuna tipologia grammaticale (Principali, Coordinate, Subordinate Causali, S. Temporali, S. Finali, S. Argomentali) e per livello di subordinate di 1 grado, subordinate di 2 grado e coordinate alle subordinate di 2 grado). I risultati mostrano che la produttività linguistica e’ elevata (40-45 clausole in media); le clausole piu’ frequenti sono principali e coordinate, e, fra le subordinate, le piu’ frequenti sono le causali, argomentali e temporali. Interessante appare anche la frequenza di espressioni esprimenti difficoltà o incertezza nella risposta, interpretabili come un primo emergere di consapevolezza metacognitiva. I risultati mostrano inoltre che non vi sono effetti delle variabili di disegno (genere, classe, argomento) sugli indici di lunghezza e complessita linguistica. Lo strumento del colloquio si presenta come un metodo valido per raccogliere dati sulle concezioni infantili, nelle modalita da noi proposte. Alla luce dei dati emersi, le principali differenze risultano compatibili con una normale variabilita inter-individuale.
DE FABRITIIS, P., Baumgartner, E. (2000). Dialogare con i bambini. Uno studio sulla complessità linguistica di interviste con bambini di età prescolare. In Atti del Convegno AIP.
Dialogare con i bambini. Uno studio sulla complessità linguistica di interviste con bambini di età prescolare
DE FABRITIIS, PAOLA;
2000
Abstract
Questo lavoro esamina l'ampiezza e la complessità di un particolare tipo di produzione linguistica infantile, l’intervista aperta di derivazione piagetiana, allo scopo di evidenziarne la tenuta sul piano metodologico. Rispetto alle interviste piagetiane più tradizionali che richiedono ai bambini il dispiego di abilita' argomentative e linguistiche complesse, la tecnica dell’intervista che noi abbiamo utilizzato sollecitava nei bambini produzioni meno guidate, attraverso il ricorso critico al rispecchiamento rogersiano. 82 bambini di 5 anni, provenienti da tre scuole materne della citta’ di Latina, sono stati intervistati sui loro rapporti con i compagni di classe, mettendo a confronto il rapporto con l’amico preferito (amico) e quello con il bambino con cui si trovavano meno bene (non amico). I protocolli sono stati trascritti integralmente e codificati per il numero di clausole totali di ciascuna delle due parti dell’intervista e per il numero di clausole in ciascuna tipologia grammaticale (Principali, Coordinate, Subordinate Causali, S. Temporali, S. Finali, S. Argomentali) e per livello di subordinate di 1 grado, subordinate di 2 grado e coordinate alle subordinate di 2 grado). I risultati mostrano che la produttività linguistica e’ elevata (40-45 clausole in media); le clausole piu’ frequenti sono principali e coordinate, e, fra le subordinate, le piu’ frequenti sono le causali, argomentali e temporali. Interessante appare anche la frequenza di espressioni esprimenti difficoltà o incertezza nella risposta, interpretabili come un primo emergere di consapevolezza metacognitiva. I risultati mostrano inoltre che non vi sono effetti delle variabili di disegno (genere, classe, argomento) sugli indici di lunghezza e complessita linguistica. Lo strumento del colloquio si presenta come un metodo valido per raccogliere dati sulle concezioni infantili, nelle modalita da noi proposte. Alla luce dei dati emersi, le principali differenze risultano compatibili con una normale variabilita inter-individuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.