A oltre cinque anni dalla introduzione del nuovo ordinamento del sistema universitario e alla vigilia dell'attivazione delle nuove classi di laurea a partire dal 2008/09, appare importante condurre una riflessione sul primo periodo di realizzazione della riforma per disporre di elementi utili ad indirizzare al meglio le scelte future. Questo studio analizza la nuova offerta didattica privilegiando il punto di vista della comunicazione che gli Atenei hanno adottato per far conoscere - e apprezzare - gli obiettivi e i risultati previsti, anche rispetto alle potenzialità occupazionali, della propria offerta formativa al fine di porre i giovani e le loro famiglie di fronte ad una scelta consapevole in grado di valorizzare capacità e risorse di ciascuno. L'attenzione esplicita rivolta alla descrizione dei risultati dell'apprendimento non solo, come tradizionalmente avviene, in termini di conoscenze incluse nel curriculum ma, anche, in termini di abilità e competenze richieste per il rilascio di un determinato titolo ha costituito uno dei punti portanti della riforma del sistema universitario ribadita anche nelle Linee Guida emanate dal Mur per la definizione dei nuovi ordinamenti didattici secondo i principi e gli obiettivi lanciati dalla dichiarazione di Bologna nel 1999. La sfida a cui sono chiamati i sistemi universitari nel contesto europeo è quella di facilitare la comparazione dei titoli, favorendone il loro riconoscimento e incentivando la mobilità dei soggetti coinvolti. A questo fine, si sta diffondendo la pratica di descrivere i risultati attesi dell'apprendimento, comuni a tutti i laureati di un certo tipo, mediante i cosiddetti descrittori del titolo(qualification descriptor), sufficientemente generali per poter essere applicati ad una vasta gamma di discipline e profili e sufficientemente semplici per poter essere adottati dai diversi sistemi nazionali (il riferimento è alla serie dei ¿descrittori di Dublino¿, elaborata dai gruppi di esperti istituiti a livello europeo nell'ambito delle attività scaturite dall'avvio del Processo di Bologna e che dovrà essere utilizzata nella formulazione dei nuovi corsi di laurea). Accanto all¿istituzione del sistema dei crediti formativi e dell¿organizzazione su più cicli di studio, lo schema, comune a tutte le discipline, seguito nella predisposizione delle schede delle classi di laurea rappresenta il primo passo dell'orientamento sopra richiamato. La descrizione dell'offerta formativa degli Atenei italiani, in termini di competenze proposte e di ambiti occupazionali previsti dagli stessi soggetti proponenti il corso di studio, può essere perseguita con diversi strumenti, anche quando si sia prescelto prioritariamente un approccio di tipo quantitativo. La strategia che viene qui adottata rientra nell¿ambito delle tecniche di analisi dei dati testuali. Si è ritenuto, infatti, che lavorare sui documenti stessi, ossia direttamente sui supporti della comunicazione dell'offerta formativa, fosse l'approccio più rispettoso della percezione dei corsi da parte dei naturali destinatari di questi testi. In questo studio ci si è quindi posti l'obiettivo di una ricostruzione delle competenze offerte all'interno dei singoli corsi di laurea, così come sono presentate nei testi contenuti nella banca dati dell'offerta formativa OFF.F del Mur nella sezione relativa a 'Obiettivi formativi specifici'. Analogamente si è proceduto per la descrizione della sezione Ambiti occupazionali previsti per i laureati. La strutturazione del sistema universitario in cicli deve necessariamente prevedere dei legami coerenti anche fra le diverse fasi del percorso formativo di uno studente. Ci si propone quindi di comprendere quanto stringente sia stato il legame fra corsi di laurea triennali e lauree specialistiche naturalmente collegate, sia dal punto di vista di una coerenza di obiettivi formativi, sia di sbocchi occupazionali previsti. Tale aspetto potrebbe risultare meno vincolante nel futuro, essendosi allentato nelle nuove norme il legame strutturale tra laurea triennale e specialistica, non di 2 meno le considerazioni relative al passato potranno essere comunque proficue per la ridefinizione dei corsi di laurea. Si ritiene infatti che la ricognizione effettuata possa essere estremamente produttiva in questa fase di ripensamento della struttura dei corsi di laurea, consentendo l¿eventuale individuazione di terminologie inappropriate, o vaghe, o, più in generale, difficilmente comparabili con corsi di laurea appartenenti alla stessa classe o a classi di laurea diverse, ma che producono figure professionali concorrenti sul mercato del lavoro. Si ritiene così di poter fornire un utile strumento per la predisposizione di un quadro informativo omogeneo nella forma e nei contenuti, al fine di consentire una sostanziale comparabilità dei corsi, basata sulla chiarezza dell'informazione fornita. La base documentaria utilizzata fa riferimento alle schede di tutti i corsi di laurea triennali e di alcune classi di laurea specialistiche presenti nella banca dati OFF.F per l'a.a. 2005/06. I materiali possono ritenersi grandemente rappresentativi dell'offerta dell'anno 2006/07 e, verosimilmente, anche di quella attuale, in quanto in attesa dei prossimi cambiamenti a seguito dell'applicazione delle nuove norme, le variazioni all'attuale articolazione sono state molto contenute e limitate. Nello specifico, il rapporto è organizzato come segue. Il capitolo 1 introduce e sviluppa il tema trattato, illustrando in dettaglio sia le linee di analisi e la metodologia adottata che le caratteristiche delle porzioni della scheda di presentazione dei corsi di laurea che sono state esaminate. Il capitolo 2 è dedicato alla lettura di cosa il sistema universitario offre a chi decide di seguire un determinato percorso formativo, prioritariamente in chiave di competenze che l'individuo dovrà avere per ottenere un determinato titolo di studio (nello specifico la laurea triennale prescelta). Nello stesso capitolo è valutata anche l¿aderenza delle schede dei corsi attivati rispetto ai contenuti indicati nella scheda predisposta dal Mur per classe di laurea. Il capitolo 3 propone la lettura della sezione sui possibili sbocchi occupazionali per i laureati che hanno acquisito le competenze previste in quel corso. Nel capitolo 4 è analizzata la congruità delle competenze fornite durante i percorsi formativi con gli sbocchi occupazionali previsti per le classi di laurea di Scienze dell'economia e della gestione aziendale (classe 17), Scienze economiche (classe 28) e Scienze Statistiche (classe 37). Sulle stesse classi, nel capitolo conclusivo (capitolo 5), mediante l'utilizzo di metodi sviluppati per l'analisi di corpora multilinguistici, si cerca di valutare la coerenza fra le competenze acquisite con il conseguimento del titolo triennale e quelle successive nel caso di proseguimento ad un corso di laurea specialistica collegato al primo. Pur rappresentando lo studio della base-dati documentaria il focus della ricerca, è fornita anche una analisi (Appendice 3) dell¿andamento delle principali grandezze e degli indicatori che connotano il funzionamento e l'esito del processo formativo universitario. Alcuni rapporti e pubblicazioni ufficiali documentano regolarmente i numeri del sistema universitario in Italia1. Le elaborazioni presentate nell'Appendice 3 si distinguono, a parte l'aggiornamento fino al 2005/06 (rilevazione al 31 luglio2), principalmente per due aspetti: 1) la scelta di concentrare l'attenzione sui soli corsi del nuovo ordinamento, eliminando l'influenza della persistenza nel sistema di corsi e studenti del v.o., verosimilmente con caratteristiche differenti; 2) di effettuare analisi separate sui corsi triennali e a ciclo unico per evidenziare differenti caratteristiche e comportamenti tra gli immatricolati e iscritti alle due tipologie di corsi. 1 Rapporti annuali Sullo Stato del Sistema Universitario a cura dello stesso CNVSU, le pubblicazioni L'Università in cifre a cura dell'Ufficio Statistico del Mur e Università e lavoro: orientarsi con la statistica a cura dell'Istat. 2 L'edizione 2006 della pubblicazione Istat, riporta i dati per l'anno 2005/06 relativi alla rilevazione al 31 gennaio 2006. 3 Dall'insieme delle elaborazioni condotte, senza per questo semplificare la varietà dei risultati ottenuti, alcune considerazioni importanti - di cui tenere conto nella formulazione dei nuovi corsi di studio - sono da segnalare. Nella predisposizione della base documentaria dell'offerta formativa attuale, gli atenei dimostrano una sostanziale rispondenza formale alle indicazioni del Mur, anche se si nota, talvolta, una eccessiva superficialità e, spesso, una eccessiva variabilità che non sempre è di aiuto nella scelta, a cui si aggiunge anche, nelle aree disciplinari dove il modello del 3+2 è stato avvertito come più estraneo, una maggiore difficoltà ad esplicitare competenze più specifiche o professionalizzanti. In relazione agli ambiti occupazionali previsti, non sembra emergere una stretta consequenzialità dell'offerta formativa con gli sbocchi occupazionali indicati, se non nella formazione di alcune professionalità specifiche e, in particolare, l'analisi effettuata ha messo in evidenza la necessità di dedicare una maggiore attenzione nella descrizione delle figure professionali in uscita, al di là dell'aspetto progettuale, cercando un confronto fra le competenze offerte allo studente e quello che il mercato del lavoro effettivamente cerca in loro, una volta laureati. Infine, il legame fra corsi di laurea triennali e lauree specialistiche collegate appare, nella maggior parte dei casi esaminati, piuttosto stretto; questo giudizio positivo potrebbe, viceversa, trasformarsi in una controindicazione alla luce della nuova riforma, nella quale questo legame viene ad essere, per certi versi, spezzato. Per concludere, aggiungiamo ancora una riflessione sulle caratteristiche del sistema informativo attuale che appare, a nostro avviso, ancora troppo marcato dalla natura amministrativa delle informazioni rilevate. A tale proposito, la rilevazione delle carriere degli studenti avviata con la costituzione dell'Anagrafe diviene ancora più rilevante ed è fortemente auspicabile che gli Atenei comprendano al più presto l'importanza di fornire informazioni attendibili e tempestive.

Zavarrone, E., Zaccarin, S., Crocetta, C., Balbi, S., Romano, M. (2008). Definizione di criteri per la classificazione e la valutazione delle caratteristiche dell'offerta formativa universitaria [Rapporto tecnico].

Definizione di criteri per la classificazione e la valutazione delle caratteristiche dell'offerta formativa universitaria

ZAVARRONE, EMMA;
2008

Abstract

A oltre cinque anni dalla introduzione del nuovo ordinamento del sistema universitario e alla vigilia dell'attivazione delle nuove classi di laurea a partire dal 2008/09, appare importante condurre una riflessione sul primo periodo di realizzazione della riforma per disporre di elementi utili ad indirizzare al meglio le scelte future. Questo studio analizza la nuova offerta didattica privilegiando il punto di vista della comunicazione che gli Atenei hanno adottato per far conoscere - e apprezzare - gli obiettivi e i risultati previsti, anche rispetto alle potenzialità occupazionali, della propria offerta formativa al fine di porre i giovani e le loro famiglie di fronte ad una scelta consapevole in grado di valorizzare capacità e risorse di ciascuno. L'attenzione esplicita rivolta alla descrizione dei risultati dell'apprendimento non solo, come tradizionalmente avviene, in termini di conoscenze incluse nel curriculum ma, anche, in termini di abilità e competenze richieste per il rilascio di un determinato titolo ha costituito uno dei punti portanti della riforma del sistema universitario ribadita anche nelle Linee Guida emanate dal Mur per la definizione dei nuovi ordinamenti didattici secondo i principi e gli obiettivi lanciati dalla dichiarazione di Bologna nel 1999. La sfida a cui sono chiamati i sistemi universitari nel contesto europeo è quella di facilitare la comparazione dei titoli, favorendone il loro riconoscimento e incentivando la mobilità dei soggetti coinvolti. A questo fine, si sta diffondendo la pratica di descrivere i risultati attesi dell'apprendimento, comuni a tutti i laureati di un certo tipo, mediante i cosiddetti descrittori del titolo(qualification descriptor), sufficientemente generali per poter essere applicati ad una vasta gamma di discipline e profili e sufficientemente semplici per poter essere adottati dai diversi sistemi nazionali (il riferimento è alla serie dei ¿descrittori di Dublino¿, elaborata dai gruppi di esperti istituiti a livello europeo nell'ambito delle attività scaturite dall'avvio del Processo di Bologna e che dovrà essere utilizzata nella formulazione dei nuovi corsi di laurea). Accanto all¿istituzione del sistema dei crediti formativi e dell¿organizzazione su più cicli di studio, lo schema, comune a tutte le discipline, seguito nella predisposizione delle schede delle classi di laurea rappresenta il primo passo dell'orientamento sopra richiamato. La descrizione dell'offerta formativa degli Atenei italiani, in termini di competenze proposte e di ambiti occupazionali previsti dagli stessi soggetti proponenti il corso di studio, può essere perseguita con diversi strumenti, anche quando si sia prescelto prioritariamente un approccio di tipo quantitativo. La strategia che viene qui adottata rientra nell¿ambito delle tecniche di analisi dei dati testuali. Si è ritenuto, infatti, che lavorare sui documenti stessi, ossia direttamente sui supporti della comunicazione dell'offerta formativa, fosse l'approccio più rispettoso della percezione dei corsi da parte dei naturali destinatari di questi testi. In questo studio ci si è quindi posti l'obiettivo di una ricostruzione delle competenze offerte all'interno dei singoli corsi di laurea, così come sono presentate nei testi contenuti nella banca dati dell'offerta formativa OFF.F del Mur nella sezione relativa a 'Obiettivi formativi specifici'. Analogamente si è proceduto per la descrizione della sezione Ambiti occupazionali previsti per i laureati. La strutturazione del sistema universitario in cicli deve necessariamente prevedere dei legami coerenti anche fra le diverse fasi del percorso formativo di uno studente. Ci si propone quindi di comprendere quanto stringente sia stato il legame fra corsi di laurea triennali e lauree specialistiche naturalmente collegate, sia dal punto di vista di una coerenza di obiettivi formativi, sia di sbocchi occupazionali previsti. Tale aspetto potrebbe risultare meno vincolante nel futuro, essendosi allentato nelle nuove norme il legame strutturale tra laurea triennale e specialistica, non di 2 meno le considerazioni relative al passato potranno essere comunque proficue per la ridefinizione dei corsi di laurea. Si ritiene infatti che la ricognizione effettuata possa essere estremamente produttiva in questa fase di ripensamento della struttura dei corsi di laurea, consentendo l¿eventuale individuazione di terminologie inappropriate, o vaghe, o, più in generale, difficilmente comparabili con corsi di laurea appartenenti alla stessa classe o a classi di laurea diverse, ma che producono figure professionali concorrenti sul mercato del lavoro. Si ritiene così di poter fornire un utile strumento per la predisposizione di un quadro informativo omogeneo nella forma e nei contenuti, al fine di consentire una sostanziale comparabilità dei corsi, basata sulla chiarezza dell'informazione fornita. La base documentaria utilizzata fa riferimento alle schede di tutti i corsi di laurea triennali e di alcune classi di laurea specialistiche presenti nella banca dati OFF.F per l'a.a. 2005/06. I materiali possono ritenersi grandemente rappresentativi dell'offerta dell'anno 2006/07 e, verosimilmente, anche di quella attuale, in quanto in attesa dei prossimi cambiamenti a seguito dell'applicazione delle nuove norme, le variazioni all'attuale articolazione sono state molto contenute e limitate. Nello specifico, il rapporto è organizzato come segue. Il capitolo 1 introduce e sviluppa il tema trattato, illustrando in dettaglio sia le linee di analisi e la metodologia adottata che le caratteristiche delle porzioni della scheda di presentazione dei corsi di laurea che sono state esaminate. Il capitolo 2 è dedicato alla lettura di cosa il sistema universitario offre a chi decide di seguire un determinato percorso formativo, prioritariamente in chiave di competenze che l'individuo dovrà avere per ottenere un determinato titolo di studio (nello specifico la laurea triennale prescelta). Nello stesso capitolo è valutata anche l¿aderenza delle schede dei corsi attivati rispetto ai contenuti indicati nella scheda predisposta dal Mur per classe di laurea. Il capitolo 3 propone la lettura della sezione sui possibili sbocchi occupazionali per i laureati che hanno acquisito le competenze previste in quel corso. Nel capitolo 4 è analizzata la congruità delle competenze fornite durante i percorsi formativi con gli sbocchi occupazionali previsti per le classi di laurea di Scienze dell'economia e della gestione aziendale (classe 17), Scienze economiche (classe 28) e Scienze Statistiche (classe 37). Sulle stesse classi, nel capitolo conclusivo (capitolo 5), mediante l'utilizzo di metodi sviluppati per l'analisi di corpora multilinguistici, si cerca di valutare la coerenza fra le competenze acquisite con il conseguimento del titolo triennale e quelle successive nel caso di proseguimento ad un corso di laurea specialistica collegato al primo. Pur rappresentando lo studio della base-dati documentaria il focus della ricerca, è fornita anche una analisi (Appendice 3) dell¿andamento delle principali grandezze e degli indicatori che connotano il funzionamento e l'esito del processo formativo universitario. Alcuni rapporti e pubblicazioni ufficiali documentano regolarmente i numeri del sistema universitario in Italia1. Le elaborazioni presentate nell'Appendice 3 si distinguono, a parte l'aggiornamento fino al 2005/06 (rilevazione al 31 luglio2), principalmente per due aspetti: 1) la scelta di concentrare l'attenzione sui soli corsi del nuovo ordinamento, eliminando l'influenza della persistenza nel sistema di corsi e studenti del v.o., verosimilmente con caratteristiche differenti; 2) di effettuare analisi separate sui corsi triennali e a ciclo unico per evidenziare differenti caratteristiche e comportamenti tra gli immatricolati e iscritti alle due tipologie di corsi. 1 Rapporti annuali Sullo Stato del Sistema Universitario a cura dello stesso CNVSU, le pubblicazioni L'Università in cifre a cura dell'Ufficio Statistico del Mur e Università e lavoro: orientarsi con la statistica a cura dell'Istat. 2 L'edizione 2006 della pubblicazione Istat, riporta i dati per l'anno 2005/06 relativi alla rilevazione al 31 gennaio 2006. 3 Dall'insieme delle elaborazioni condotte, senza per questo semplificare la varietà dei risultati ottenuti, alcune considerazioni importanti - di cui tenere conto nella formulazione dei nuovi corsi di studio - sono da segnalare. Nella predisposizione della base documentaria dell'offerta formativa attuale, gli atenei dimostrano una sostanziale rispondenza formale alle indicazioni del Mur, anche se si nota, talvolta, una eccessiva superficialità e, spesso, una eccessiva variabilità che non sempre è di aiuto nella scelta, a cui si aggiunge anche, nelle aree disciplinari dove il modello del 3+2 è stato avvertito come più estraneo, una maggiore difficoltà ad esplicitare competenze più specifiche o professionalizzanti. In relazione agli ambiti occupazionali previsti, non sembra emergere una stretta consequenzialità dell'offerta formativa con gli sbocchi occupazionali indicati, se non nella formazione di alcune professionalità specifiche e, in particolare, l'analisi effettuata ha messo in evidenza la necessità di dedicare una maggiore attenzione nella descrizione delle figure professionali in uscita, al di là dell'aspetto progettuale, cercando un confronto fra le competenze offerte allo studente e quello che il mercato del lavoro effettivamente cerca in loro, una volta laureati. Infine, il legame fra corsi di laurea triennali e lauree specialistiche collegate appare, nella maggior parte dei casi esaminati, piuttosto stretto; questo giudizio positivo potrebbe, viceversa, trasformarsi in una controindicazione alla luce della nuova riforma, nella quale questo legame viene ad essere, per certi versi, spezzato. Per concludere, aggiungiamo ancora una riflessione sulle caratteristiche del sistema informativo attuale che appare, a nostro avviso, ancora troppo marcato dalla natura amministrativa delle informazioni rilevate. A tale proposito, la rilevazione delle carriere degli studenti avviata con la costituzione dell'Anagrafe diviene ancora più rilevante ed è fortemente auspicabile che gli Atenei comprendano al più presto l'importanza di fornire informazioni attendibili e tempestive.
Rapporto tecnico
SBOCCHI OCCUPAZIONALI, LAUREA TRIENNALI, VALUTAZIONE EX POST,ANALISI TESTUALE
Italian
apr-2008
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Zavarrone, E., Zaccarin, S., Crocetta, C., Balbi, S., Romano, M. (2008). Definizione di criteri per la classificazione e la valutazione delle caratteristiche dell'offerta formativa universitaria [Rapporto tecnico].
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