Il libro riprende la ricerca avviata nel precedente Homo transgenicus (FrancoAngeli 2003) sull’immaginario delle biotecnologie e introduce ai fondamenti simbolici dell’innovazione e alla sociologia della conoscenza contemporanea. Innovazione è parola che sempre più spesso ricorre nella politica italiana, europea e di quella vasta parte del mondo che sperimenta una delle più gravi crisi della storia recente. Definiamola come “un passo nel futuro”, ed eccoci di fronte a una domanda vitale: come stiamo immaginando il nostro futuro? In altre parole: qual è il futuro odierno? La questione, che attiene alla sociologia della conoscenza, concerne la nostra immaginazione sociologica, ovvero la capacità di rendersi conto di come il corso della vita personale di ciascuno e l’intera storia dell’umanità si intersechino nella società attuale, quella in cui, appunto, stiamo predisponendo il futuro. Si tratta di esaminare criticamente le risorse culturali che abbiamo a disposizione, se vogliamo provare a pensare “a mente libera”. E se quel che riempie l’esperienza quotidiana facendo di noi degli esseri umani (i valori, le speranze, i timori…) è una complessa matassa in cui le nostre vite sono intessute le une alle altre, cercarne il bandolo vuol dire intraprendere un viaggio avventuroso alla scoperta dell’immaginario contemporaneo. Con l’idea che la storia non passa, ma si sedimenta giorno dopo giorno, il viaggio attraversa la storia culturale dell’umanità. E riaffiorano, così, alcuni grandi miti sorti nell’antichità (personificati da Gaia, Kronos e Athena) e se ne delineano altri elaborati dalla prima modernità per contrapposizione (riduzionismo, narcisismo, relativismo). Il dato-per-scontato quando immaginiamo l’innovazione risulta, perciò, costituito da una coppia di Canoni speculari, ovvero una Matrice Classica che ci stringe ormai come una morsa cognitiva. Solo facendo i conti con la nostra cultura possiamo liberare l’immaginazione sociologica disfandoci delle molte trappole disseminate nella nostra mente, per costruire un domani che possa risultare, alla fine, auspicabile.
Cerroni, A. (2012). Il futuro oggi. Immaginazione sociologica e innovazione: una mappa fra miti antichi e moderni. Milano : FrancoAngeli.
Il futuro oggi. Immaginazione sociologica e innovazione: una mappa fra miti antichi e moderni
CERRONI, ANDREA
2012
Abstract
Il libro riprende la ricerca avviata nel precedente Homo transgenicus (FrancoAngeli 2003) sull’immaginario delle biotecnologie e introduce ai fondamenti simbolici dell’innovazione e alla sociologia della conoscenza contemporanea. Innovazione è parola che sempre più spesso ricorre nella politica italiana, europea e di quella vasta parte del mondo che sperimenta una delle più gravi crisi della storia recente. Definiamola come “un passo nel futuro”, ed eccoci di fronte a una domanda vitale: come stiamo immaginando il nostro futuro? In altre parole: qual è il futuro odierno? La questione, che attiene alla sociologia della conoscenza, concerne la nostra immaginazione sociologica, ovvero la capacità di rendersi conto di come il corso della vita personale di ciascuno e l’intera storia dell’umanità si intersechino nella società attuale, quella in cui, appunto, stiamo predisponendo il futuro. Si tratta di esaminare criticamente le risorse culturali che abbiamo a disposizione, se vogliamo provare a pensare “a mente libera”. E se quel che riempie l’esperienza quotidiana facendo di noi degli esseri umani (i valori, le speranze, i timori…) è una complessa matassa in cui le nostre vite sono intessute le une alle altre, cercarne il bandolo vuol dire intraprendere un viaggio avventuroso alla scoperta dell’immaginario contemporaneo. Con l’idea che la storia non passa, ma si sedimenta giorno dopo giorno, il viaggio attraversa la storia culturale dell’umanità. E riaffiorano, così, alcuni grandi miti sorti nell’antichità (personificati da Gaia, Kronos e Athena) e se ne delineano altri elaborati dalla prima modernità per contrapposizione (riduzionismo, narcisismo, relativismo). Il dato-per-scontato quando immaginiamo l’innovazione risulta, perciò, costituito da una coppia di Canoni speculari, ovvero una Matrice Classica che ci stringe ormai come una morsa cognitiva. Solo facendo i conti con la nostra cultura possiamo liberare l’immaginazione sociologica disfandoci delle molte trappole disseminate nella nostra mente, per costruire un domani che possa risultare, alla fine, auspicabile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.