La società in cui viviamo in questa nostra epoca viene spesso definita come società della conoscenza o anche come società del rischio. Ma se all’ignoranza abbiamo sempre attribuito l’origine dei rischi e alla conoscenza la soluzione dei nostri problemi, come possiamo superare la contraddizione tra sovrabbondanza informativa e uso dannoso dell’informazione? Coniugando lavoro teorico e ricerca empirica, il volume intende rispondere a questo interrogativo esaminando il nesso che intercorre tra comunicazione e incertezza scientifica. Oggi più che mai, in piena infodemia, risulta essenziale non solo tematizzare la complessità specifica che ci ritroviamo a dover governare nella vita quotidiana, ma anche individuare modalità di analisi non banali, capaci cioè di scalfire quel dato per scontato che non funziona più, per progettare percorsi d’azione lucidamente realistici in uno scenario nuovo. Dai fenomeni meteorologici estremi all’innovazione biotecnologica basata sui virus, dalla regolamentazione degli OGM alla gestione dell’emergenza fitosanitaria del caso Xylella fastidiosa in Puglia, ciò che tiene insieme e consente un dialogo tra i diversi contributi è riassunto nel concetto multidimensionale di delega fiduciaria, a sua volta a fondamento di una evoluta democrazia rappresentativa. Essa, infatti, esprime il nesso di solidarietà tra individui, organizzazioni e istituzioni, che in una società funzionalmente differenziata non si dà mai in modo statico e definitivo, bensì risulta fortemente assoggettato a dinamiche che possono essere dissipative o costitutive di un nuovo assetto. Lo scoppio della pandemia Covid-19, che non ci ha ancora abbandonato, in quanto fatto sociale totale che non può avvalersi di esperti totali, non ha fornito solamente un ulteriore caso studio su cui riflettere, ma ha reso ancora più urgente l’elaborazione di un modello interpretativo delle dinamiche sociocomunicative che sostanziano quel concetto. L’utilità pragmatica del modello che qui presentiamo, sintesi preliminare e guida per ulteriori indagini volte a migliorarne la capacità euristica, è situabile nella sfera della gestione del rischio e nella sua comunicazione. Il lavoro del gruppo di ricerca rientra nelle attività del Centro interuniversitario MaCSIS (www.macsis.unimib.it/centro-macsis), costituito da Università degli Studi di Milano-Bicocca e Università degli Studi di Pavia, per la ricerca e sperimentazione nella comunicazione della scienza nella knowledge-society.
Cerroni, A., Carradore, R., Tonoli, M., Grigis, P., Rella, R., Nicolaci, M., et al. (2021). Comunicazione e incertezza scientifica nella società della conoscenza. Teoria e casi studio di sociologia del rischio (A. Cerroni, R. Carradore, a cura di). Franco Angeli.
Comunicazione e incertezza scientifica nella società della conoscenza. Teoria e casi studio di sociologia del rischio
Cerroni, A;Carradore, R
2021
Abstract
La società in cui viviamo in questa nostra epoca viene spesso definita come società della conoscenza o anche come società del rischio. Ma se all’ignoranza abbiamo sempre attribuito l’origine dei rischi e alla conoscenza la soluzione dei nostri problemi, come possiamo superare la contraddizione tra sovrabbondanza informativa e uso dannoso dell’informazione? Coniugando lavoro teorico e ricerca empirica, il volume intende rispondere a questo interrogativo esaminando il nesso che intercorre tra comunicazione e incertezza scientifica. Oggi più che mai, in piena infodemia, risulta essenziale non solo tematizzare la complessità specifica che ci ritroviamo a dover governare nella vita quotidiana, ma anche individuare modalità di analisi non banali, capaci cioè di scalfire quel dato per scontato che non funziona più, per progettare percorsi d’azione lucidamente realistici in uno scenario nuovo. Dai fenomeni meteorologici estremi all’innovazione biotecnologica basata sui virus, dalla regolamentazione degli OGM alla gestione dell’emergenza fitosanitaria del caso Xylella fastidiosa in Puglia, ciò che tiene insieme e consente un dialogo tra i diversi contributi è riassunto nel concetto multidimensionale di delega fiduciaria, a sua volta a fondamento di una evoluta democrazia rappresentativa. Essa, infatti, esprime il nesso di solidarietà tra individui, organizzazioni e istituzioni, che in una società funzionalmente differenziata non si dà mai in modo statico e definitivo, bensì risulta fortemente assoggettato a dinamiche che possono essere dissipative o costitutive di un nuovo assetto. Lo scoppio della pandemia Covid-19, che non ci ha ancora abbandonato, in quanto fatto sociale totale che non può avvalersi di esperti totali, non ha fornito solamente un ulteriore caso studio su cui riflettere, ma ha reso ancora più urgente l’elaborazione di un modello interpretativo delle dinamiche sociocomunicative che sostanziano quel concetto. L’utilità pragmatica del modello che qui presentiamo, sintesi preliminare e guida per ulteriori indagini volte a migliorarne la capacità euristica, è situabile nella sfera della gestione del rischio e nella sua comunicazione. Il lavoro del gruppo di ricerca rientra nelle attività del Centro interuniversitario MaCSIS (www.macsis.unimib.it/centro-macsis), costituito da Università degli Studi di Milano-Bicocca e Università degli Studi di Pavia, per la ricerca e sperimentazione nella comunicazione della scienza nella knowledge-society.File | Dimensione | Formato | |
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