Tradizionalmente, il rapporto tra diritto pubblico e diritto privato è stato descritto in termini dicotomici, alla stregua di una distinzione idonea a suddividere l’universo giuridico in due sfere di influenza congiuntamente esaustive e reciprocamente esclusive, nel senso che, almeno in termini generali, l’oggetto di indagine studiato dal diritto pubblico non potrebbe essere contemporaneamente studiato anche dal diritto privato e viceversa. Proprio perché le due discipline in questione sarebbero suscettibili di ricomprendere perfettamente al loto interno tutti gli aspetti a cui si riferiscono, i giuristi euro-continentali hanno quindi classicamente stabilito una distinzione netta tra i due ambiti. Nella storia del pensiero politico occidentale questa suddivisione è stata usata continuamente e costantemente senza mutamenti sostanziali per lunghissimo tempo. Eppure di fronte alla disciplina costituzionale dei partiti questa inveterata dicotomia sembra destinata – almeno in parte – a vacillare dal momento che la nostra Carta fondamentale ha inteso affidare a dei soggetti sostanzialmente privati l’esercizio di fondamentali funzioni a rilevanza pubblicistica, collocando i movimenti politici al centro dell’assetto democratico e trasformandoli in una sorta di catalizzatore, indispensabile per l’esercizio delle libertà individuali e collettive garantite dalla stessa Costituzione.

Iorio, G., Zicchittu, P. (a cura di). (2021). Lo statuto dei partiti politici tra diritto pubblico e diritto privato. Giappichelli.

Lo statuto dei partiti politici tra diritto pubblico e diritto privato

Iorio, G;Zicchittu, P
2021

Abstract

Tradizionalmente, il rapporto tra diritto pubblico e diritto privato è stato descritto in termini dicotomici, alla stregua di una distinzione idonea a suddividere l’universo giuridico in due sfere di influenza congiuntamente esaustive e reciprocamente esclusive, nel senso che, almeno in termini generali, l’oggetto di indagine studiato dal diritto pubblico non potrebbe essere contemporaneamente studiato anche dal diritto privato e viceversa. Proprio perché le due discipline in questione sarebbero suscettibili di ricomprendere perfettamente al loto interno tutti gli aspetti a cui si riferiscono, i giuristi euro-continentali hanno quindi classicamente stabilito una distinzione netta tra i due ambiti. Nella storia del pensiero politico occidentale questa suddivisione è stata usata continuamente e costantemente senza mutamenti sostanziali per lunghissimo tempo. Eppure di fronte alla disciplina costituzionale dei partiti questa inveterata dicotomia sembra destinata – almeno in parte – a vacillare dal momento che la nostra Carta fondamentale ha inteso affidare a dei soggetti sostanzialmente privati l’esercizio di fondamentali funzioni a rilevanza pubblicistica, collocando i movimenti politici al centro dell’assetto democratico e trasformandoli in una sorta di catalizzatore, indispensabile per l’esercizio delle libertà individuali e collettive garantite dalla stessa Costituzione.
partiti politici, diritto pubblico, diritto privato, statuto, art. 49 Cost., finanziamento dei partiti politici, metodo democratico, gruppi parlamentari
Italian
2021
9788892142497
196
Giappichelli
open
Iorio, G., Zicchittu, P. (a cura di). (2021). Lo statuto dei partiti politici tra diritto pubblico e diritto privato. Giappichelli.
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