Scopo di questo capitolo è la descrizione dei più importanti interventi previsti dal sistema di welfare italiano in materia di politiche di assistenza e sostegno alle madri sole al fine di tracciare un quadro del grado di copertura della specifica categoria “madri sole giovani”. Come si vedrà, ciò comporta l’analisi delle politiche per la prima infanzia, un ambito di cruciale importanza per identificare possibili linee di politica sociale volte ad incrementare la cittadinanza della donne con figli e dove si addensano molte caratteristiche strutturali e ambivalenze del nostro sistema di welfare: il rapporto tra regolamentazione formale ed discrezionalità sostanziale; la specifica forma di welfare-mix fra pubblico, privato sociale e settore informale; la costruzione del genitore (e del minore) come soggetti di cittadinanza. Il punto di partenza per la nostra discussione è la constatazione che in Italia sono sicuramente scarse le politiche di sostegno specificamente indirizzate alle famiglie monogenitore: i genitori soli, come già accennato nel primo capitolo, vengono considerati oggetto di intervento in quanto appartenenti a gruppi sociali ampi, come i “poveri” e le “persone in stato di bisogno”. Conseguentemente, diventano beneficiari soprattutto sulla base di una valutazione della necessità economica e non di un’ampia e attenta considerazione dei loro specifici bisogni. Come già anticipato, non si tratta solo di un problema di scarsa tutela da parte dello Stato sociale italiano e di bassa consistenza numerica: nei confronti della madri sole agisce un insieme di fattori di tipo culturale che impedisce di descrivere la loro situazione come un problema sociale e che al contempo ostacola la piena individualizzazione del loro diritto all’assistenza e all’autonomia.
Ruspini, E. (2002). Le giovani madri sole nel labirinto delle politiche. In P. Trivellato (a cura di), Giovani madri sole. Percorsi formativi e politiche di welfare per l’autonomia (pp. 57-82). Roma : Carocci Editore [http://www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&task=schedalibro&Itemid=72&isbn=9788843019557].
Le giovani madri sole nel labirinto delle politiche
RUSPINI, ELISABETTA
2002
Abstract
Scopo di questo capitolo è la descrizione dei più importanti interventi previsti dal sistema di welfare italiano in materia di politiche di assistenza e sostegno alle madri sole al fine di tracciare un quadro del grado di copertura della specifica categoria “madri sole giovani”. Come si vedrà, ciò comporta l’analisi delle politiche per la prima infanzia, un ambito di cruciale importanza per identificare possibili linee di politica sociale volte ad incrementare la cittadinanza della donne con figli e dove si addensano molte caratteristiche strutturali e ambivalenze del nostro sistema di welfare: il rapporto tra regolamentazione formale ed discrezionalità sostanziale; la specifica forma di welfare-mix fra pubblico, privato sociale e settore informale; la costruzione del genitore (e del minore) come soggetti di cittadinanza. Il punto di partenza per la nostra discussione è la constatazione che in Italia sono sicuramente scarse le politiche di sostegno specificamente indirizzate alle famiglie monogenitore: i genitori soli, come già accennato nel primo capitolo, vengono considerati oggetto di intervento in quanto appartenenti a gruppi sociali ampi, come i “poveri” e le “persone in stato di bisogno”. Conseguentemente, diventano beneficiari soprattutto sulla base di una valutazione della necessità economica e non di un’ampia e attenta considerazione dei loro specifici bisogni. Come già anticipato, non si tratta solo di un problema di scarsa tutela da parte dello Stato sociale italiano e di bassa consistenza numerica: nei confronti della madri sole agisce un insieme di fattori di tipo culturale che impedisce di descrivere la loro situazione come un problema sociale e che al contempo ostacola la piena individualizzazione del loro diritto all’assistenza e all’autonomia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.