Lo sviluppo dell’economia della conoscenza a cui abbiamo assistito negli ultimi decenni ha conferito estremo rilievo al valore dell’apprendimento, ma, al tempo stesso, ha inscritto il ruolo della formazione all’interno di una logica strumentale orientata al miglioramento continuo del capitale umano (Biesta, 2006; Han, 2009; Barros, 2012). Il rischio a cui continuamente siamo esposti, è quello di allineare – spesso in modi impliciti - le premesse di fondo del sistema educativo a quelle di un sistema economico ancora lontano dall’integrare nel proprio funzionamento questioni cruciali come la sua eco-sostenibilità. Gregory Bateson (1972), già negli anni Settanta del secolo scorso, evidenziava alcuni errori epistemologici fondamentali di un’economia basata su una crescita illimitata e orientata a massimizzare le sue variabili di riferimento (il profitto, il PIL etc.). Nel mio contributo propongo alcune riflessioni inerenti al modo in cui tematizzo queste criticità all’interno del corso di Pedagogia del lavoro inserito nel Corso di Laurea Magistrale in Formazione e Sviluppo delle Risorse Umane presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca.
Galimberti, A. (2021). Economia della conoscenza, sostenibilità ed ecologia della mente. Riflessioni su intrecci possibili.. Intervento presentato a: Sesto convengo internazionale educazione, territori, natura. Percorsi di cittadinanza a partire dalla scuola", Bressanone (online).
Economia della conoscenza, sostenibilità ed ecologia della mente. Riflessioni su intrecci possibili.
Galimberti, A
2021
Abstract
Lo sviluppo dell’economia della conoscenza a cui abbiamo assistito negli ultimi decenni ha conferito estremo rilievo al valore dell’apprendimento, ma, al tempo stesso, ha inscritto il ruolo della formazione all’interno di una logica strumentale orientata al miglioramento continuo del capitale umano (Biesta, 2006; Han, 2009; Barros, 2012). Il rischio a cui continuamente siamo esposti, è quello di allineare – spesso in modi impliciti - le premesse di fondo del sistema educativo a quelle di un sistema economico ancora lontano dall’integrare nel proprio funzionamento questioni cruciali come la sua eco-sostenibilità. Gregory Bateson (1972), già negli anni Settanta del secolo scorso, evidenziava alcuni errori epistemologici fondamentali di un’economia basata su una crescita illimitata e orientata a massimizzare le sue variabili di riferimento (il profitto, il PIL etc.). Nel mio contributo propongo alcune riflessioni inerenti al modo in cui tematizzo queste criticità all’interno del corso di Pedagogia del lavoro inserito nel Corso di Laurea Magistrale in Formazione e Sviluppo delle Risorse Umane presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.