A cinquant’anni dalla fine della guerra d’Algeria nuovi scenari si aprono per la ricerca storica del conflitto che per più di sette anni ha insanguinato l’Algeria coinvolgendo tutto il Maghreb. Avvalendosi di fonti inedite, questa ricerca si concentra sulla dimensione internazionale della guerra di liberazione nazionale algerina, prediligendo l’analisi del versante maghrebino della lotta e segnando così la differenza rispetto alla gran parte della letteratura esistente, focalizzata per lo più sul versante francese del conflitto. Dal 1956 il Marocco e la Tunisia, appena divenuti indipendenti, ospitano le basi del Fronte di Liberazione Nazionale algerino e del suo braccio armato, l’Armata di Liberazione Nazionale: singolari relazioni tra i combattenti e i dirigenti algerini “dell’interno” e “dell’esterno” da un lato e i due governi “fratelli”, dall’altro, si intrecciano fino al 1962. In questo contesto, la possibilità della fine della guerra d’Algeria, attraverso il progetto di una Federazione nordafricana che avrebbe garantito l’indipendenza algerina e un legame senza contrasti con la Francia, è stata vicina alla realizzazione in diverse occasioni, prima degli accordi di Evian. La conferenza tripartita prevista a Tunisi per l’ottobre 1956 e sabotata dal dirottamento aereo francese, gli incontri “a tre” di Tangeri e di Tunisi del 1958 sono i momenti in cui i partiti nazionalisti dei tre paesi mostrano un fronte compatto unito alla potenza coloniale, che tenta invece, da parte sua, di mantenere fino all’ultimo la “questione algerina” entro i “confini” francesi. Il Sahara e le sue risorse del sottosuolo, le frontiere maghrebine e la questione mauritana sono le principali cause dell’incrinarsi dell’ideale unitario maghrebino, ancora oggi alla base dell’inazione dell’Unione del Maghreb Arabo costituita nel 1989.
Roggero, C. (2012). L'Algeria e il Maghreb. La guerra di liberazione e l'unità regionale. Sesto San Giovanni : Mimesis.
L'Algeria e il Maghreb. La guerra di liberazione e l'unità regionale
Roggero, C
2012
Abstract
A cinquant’anni dalla fine della guerra d’Algeria nuovi scenari si aprono per la ricerca storica del conflitto che per più di sette anni ha insanguinato l’Algeria coinvolgendo tutto il Maghreb. Avvalendosi di fonti inedite, questa ricerca si concentra sulla dimensione internazionale della guerra di liberazione nazionale algerina, prediligendo l’analisi del versante maghrebino della lotta e segnando così la differenza rispetto alla gran parte della letteratura esistente, focalizzata per lo più sul versante francese del conflitto. Dal 1956 il Marocco e la Tunisia, appena divenuti indipendenti, ospitano le basi del Fronte di Liberazione Nazionale algerino e del suo braccio armato, l’Armata di Liberazione Nazionale: singolari relazioni tra i combattenti e i dirigenti algerini “dell’interno” e “dell’esterno” da un lato e i due governi “fratelli”, dall’altro, si intrecciano fino al 1962. In questo contesto, la possibilità della fine della guerra d’Algeria, attraverso il progetto di una Federazione nordafricana che avrebbe garantito l’indipendenza algerina e un legame senza contrasti con la Francia, è stata vicina alla realizzazione in diverse occasioni, prima degli accordi di Evian. La conferenza tripartita prevista a Tunisi per l’ottobre 1956 e sabotata dal dirottamento aereo francese, gli incontri “a tre” di Tangeri e di Tunisi del 1958 sono i momenti in cui i partiti nazionalisti dei tre paesi mostrano un fronte compatto unito alla potenza coloniale, che tenta invece, da parte sua, di mantenere fino all’ultimo la “questione algerina” entro i “confini” francesi. Il Sahara e le sue risorse del sottosuolo, le frontiere maghrebine e la questione mauritana sono le principali cause dell’incrinarsi dell’ideale unitario maghrebino, ancora oggi alla base dell’inazione dell’Unione del Maghreb Arabo costituita nel 1989.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Roggero-L_algeria_e_il_Maghreb_DEF_indd.pdf
Solo gestori archivio
Tipologia di allegato:
Publisher’s Version (Version of Record, VoR)
Dimensione
1.13 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.13 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.