Il contributo prende spunto da alcuni tra gli scritti meno noti che Antonio Amorth ha dedicato a temi di diritto processuale amministrativo. Dapprima si pone in evidenza come anche in questi scritti ricorra il tipico tratto del metodo di Antonio Amorth, soprattutto nel ruolo riservato al diritto positivo come vincolo e guida per l’interpretazione. Successivamente il contributo si concentra nella rilettura di una nota a sentenza del 1954 dedicata da Amorth al tema dell’impugnazione delle graduatorie di concorso in relazione all’atto di nomina del vincitore. Si ripercorre la singolare genesi di questo scritto, nato da un caso che Amorth aveva seguito in qualità di avvocato, che si inserirà poi come tassello della vicenda giurisprudenziale dalla quale prenderà origine il controverso istituto della caducazione automatica. Tuttavia, questa rilettura si ripropone piuttosto di mettere in luce l’estrema attualità dell’invito – formulato da Amorth nell’esordio della sua nota - a contrastare la propensione del giudice amministrativo verso soluzioni di chiusura in rito del giudizio anche quando nessuna norma o principio di diritto processuale le impone con certezza. Secondo l’A., questo di Amorth è un lascito ancora tutto da raccogliere.
Squazzoni, A. (2021). A proposito di L’approvazione della graduatoria dei pubblici concorsi e l’impugnazione degli atti amministrativi per l’ammissibilità del ricorso. DIRITTO AMMINISTRATIVO(1/2021), 73-99.
A proposito di L’approvazione della graduatoria dei pubblici concorsi e l’impugnazione degli atti amministrativi per l’ammissibilità del ricorso
Squazzoni, A
2021
Abstract
Il contributo prende spunto da alcuni tra gli scritti meno noti che Antonio Amorth ha dedicato a temi di diritto processuale amministrativo. Dapprima si pone in evidenza come anche in questi scritti ricorra il tipico tratto del metodo di Antonio Amorth, soprattutto nel ruolo riservato al diritto positivo come vincolo e guida per l’interpretazione. Successivamente il contributo si concentra nella rilettura di una nota a sentenza del 1954 dedicata da Amorth al tema dell’impugnazione delle graduatorie di concorso in relazione all’atto di nomina del vincitore. Si ripercorre la singolare genesi di questo scritto, nato da un caso che Amorth aveva seguito in qualità di avvocato, che si inserirà poi come tassello della vicenda giurisprudenziale dalla quale prenderà origine il controverso istituto della caducazione automatica. Tuttavia, questa rilettura si ripropone piuttosto di mettere in luce l’estrema attualità dell’invito – formulato da Amorth nell’esordio della sua nota - a contrastare la propensione del giudice amministrativo verso soluzioni di chiusura in rito del giudizio anche quando nessuna norma o principio di diritto processuale le impone con certezza. Secondo l’A., questo di Amorth è un lascito ancora tutto da raccogliere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.