Chi meglio di una Donna ha a cuore la Salute del proprio figlio. Chi meglio di un’Ostetrica riconosce e ha fiducia in questo Valore. L’ideologia dominante della nascita degli ultimi anni (la medicalizzazione e la ‘dis’empowerizzazione della donna) interroga tutte le ostetriche su quale modello assistenziale per la midwifery practice dovrebbe essere adottato per ri-attivare quella “forza emancipatoria e paritaria nelle relazioni dentro ai servizi della maternità”. All’ideologia dominante del parto come un intervento medicalmente assistito, le Ostetriche da anni propongono l’evento parto come un evento biologico familiare e sociale, garantendo comunque un intervento tempestivo e competente in caso di comparsa improvvisa di fattori di rischio per la mamma e il neonato. Questa dichiarazione, ripresa nel PSN 2011-13, impone un’importante riflessione, professionale ed individuale poiché nella realtà italiana a tutt’oggi non trova la sua piena applicazione. Le scriventi, nel tentativo di rendere concreta e fattibile la dichiarazione sopra citata e nel tentativo di sostenere le ostetriche negli ambiti di applicazione delle Scienze ostetrico-ginecologiche e neonatali, propongono alle colleghe la lettura del “Midwifery Partnership Model” pubblicato da Guilliland e Pairman agli inizi degli anni ’90 in Nuova Zelanda. La proposta alle colleghe Ostetriche trova ragione in virtù della formazione ostetrica ad accesso diretto e alla rideterminazione del settore scientifico-disciplinare che similarmente hanno vissuto le autrici del modello circa 20 anni fa.

Nespoli, A., Pellegrini, E. (2012). The Midwifery Partnership. Un modello per la professione ostetrica. Roma : Società Editrice Universo SEU Roma.

The Midwifery Partnership. Un modello per la professione ostetrica

NESPOLI, ANTONELLA;
2012

Abstract

Chi meglio di una Donna ha a cuore la Salute del proprio figlio. Chi meglio di un’Ostetrica riconosce e ha fiducia in questo Valore. L’ideologia dominante della nascita degli ultimi anni (la medicalizzazione e la ‘dis’empowerizzazione della donna) interroga tutte le ostetriche su quale modello assistenziale per la midwifery practice dovrebbe essere adottato per ri-attivare quella “forza emancipatoria e paritaria nelle relazioni dentro ai servizi della maternità”. All’ideologia dominante del parto come un intervento medicalmente assistito, le Ostetriche da anni propongono l’evento parto come un evento biologico familiare e sociale, garantendo comunque un intervento tempestivo e competente in caso di comparsa improvvisa di fattori di rischio per la mamma e il neonato. Questa dichiarazione, ripresa nel PSN 2011-13, impone un’importante riflessione, professionale ed individuale poiché nella realtà italiana a tutt’oggi non trova la sua piena applicazione. Le scriventi, nel tentativo di rendere concreta e fattibile la dichiarazione sopra citata e nel tentativo di sostenere le ostetriche negli ambiti di applicazione delle Scienze ostetrico-ginecologiche e neonatali, propongono alle colleghe la lettura del “Midwifery Partnership Model” pubblicato da Guilliland e Pairman agli inizi degli anni ’90 in Nuova Zelanda. La proposta alle colleghe Ostetriche trova ragione in virtù della formazione ostetrica ad accesso diretto e alla rideterminazione del settore scientifico-disciplinare che similarmente hanno vissuto le autrici del modello circa 20 anni fa.
Midiwifery, Partnership, Assistenza ostetrica
Italian
2012
978-88-65150-65-8
Società Editrice Universo SEU Roma
The midwifery partnership
English
Guilliland, K; Pairman, S
Nespoli, A., Pellegrini, E. (2012). The Midwifery Partnership. Un modello per la professione ostetrica. Roma : Società Editrice Universo SEU Roma.
none
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/30599
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