Le PNES sono crisi parossistiche involontarie o modificazioni del comportamento che rispecchiano i contenuti critici dell’epilessia, ma alla cui origine non sottostanno né alterazioni organiche né modificazioni patologiche all’EEG. La prevalenza delle PNES è stimata tra 2 e 33 casi per 100.000/anno. Le PNES non trovano una chiara collocazione nell’ICD-10 e nel DSM IV-TR. Il ritardo medio con cui viene effettuata la diagnosi di PNES va dai 7 ai 16 anni. Attualmente non esiste uno strumento diagnostico affidabile per la diagnosi di PNES, ad eccezione del video-EEG, il cui apporto è però subordinato alla frequenza di comparsa delle crisi. Pertanto, il nostro studio si è prefisso di calcolare la prevalenza delle PNES in pazienti afferenti ad un centro regionale per l’epilessia (centro terziario) allo scopo di validare un questionario per la diagnosi di PNES e definire il profilo demografico, clinico, psicopatologico e di personalità dei pazienti con PNES o con quadri misti (crisi epilettiche e PNES) rispetto a gruppi di pazienti con crisi epilettiche senza PNES. Dal 2008 ad oggi è stato effettuato lo screening di una serie consecutiva di pazienti afferenti al Centro regionale dell’epilessia dell’Ospedale S. Gerardo di Monza alla ricerca di soggetti con PNES; è stato somministrato un questionario semistrutturato allo scopo di investigare alcune caratteristiche cliniche che risultano frequenti in pazienti con PNES (refrattarietà, durata dell’evento critico maggiore di 2 minuti, presenza di crisi in contesto atipico, interruzione da parte di interventi fisici, ripresa immediata della coscienza, riscontro di disturbi psichici concomitanti). I pazienti che sono risultati positivi ad almeno due delle caratteristiche sopra indicate sono stati invitati ad una visita in cieco da parte di uno psichiatra esperto di epilessia (il dottorando), che, confrontandosi con il neurologo referente, ha provveduto a classificare i casi esaminati in tre categorie: 1.PNES; 2. Epilessia e PNES. 3. Epilessia. Sono stati sottoposti a screening 305 pazienti di cui 142 sono risultati positivi al test; di questi ultimi, 79 si sono presentati al colloquio con lo psichiatra, insieme a 23 controlli (soggetti negativi al test). Dei pazienti con almeno due risposte affermative al questionario, 22 hanno ricevuto la diagnosi PNES, 23 la diagnosi epilessia associata a PNES e 34 la diagnosi epilessia. Dei 23 pazienti con meno di due risposte affermative, 21 hanno ricevuto la diagnosi epilessia, 1 la diagnosi PNES e 1 la diagnosi epilessia + PNES. In merito alla procedura di validazione, il test ha presentato le seguenti caratteristiche: sensibilità: 95,6%, specificità: 36,8%, valore predittivo positivo: 54,4% e valore predittivo negativo: 91,3%. I test SCL-90 e Rorschach sono stati quindi somministrati a casi (PNES ed epilessia associata a PNES) e controlli (epilessia) appaiati. I dati così ottenuti, interpretati da uno psicologo clinico esperto del settore, hanno consentito di valutare eventuali differenze nella personalità dei soggetti con PNES rispetto a pazienti senza PNES. Nel confronto tra casi e controlli, l’analisi multivariata (effettuata utilizzando come covariate sesso, età, stato civile, occupazione, scolarità, durata di malattia e tipo di epilessia) ha mostrato come le uniche variabili significative per la presenza di PNES siano il sesso femminile (p=0,03 OR 1,6 IC: 1,1-6,2), e l’essere non coniugato (p=0,02, OR per i coniugati 0,39 IC 0,17-0,88). L’SCL-90 non ha mostrato differenze tra i due gruppi mentre al test di Rorschach le differenze riscontrate tra i due gruppi potrebbero indicare una strutturazione di personalità distinta sulla base dei meccanismi di difesa attivati.
(2011). Epilessia e crisi psicogene non epilettiche (PNES). (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011).
Epilessia e crisi psicogene non epilettiche (PNES)
BEGHI, MASSIMILIANO
2011
Abstract
Le PNES sono crisi parossistiche involontarie o modificazioni del comportamento che rispecchiano i contenuti critici dell’epilessia, ma alla cui origine non sottostanno né alterazioni organiche né modificazioni patologiche all’EEG. La prevalenza delle PNES è stimata tra 2 e 33 casi per 100.000/anno. Le PNES non trovano una chiara collocazione nell’ICD-10 e nel DSM IV-TR. Il ritardo medio con cui viene effettuata la diagnosi di PNES va dai 7 ai 16 anni. Attualmente non esiste uno strumento diagnostico affidabile per la diagnosi di PNES, ad eccezione del video-EEG, il cui apporto è però subordinato alla frequenza di comparsa delle crisi. Pertanto, il nostro studio si è prefisso di calcolare la prevalenza delle PNES in pazienti afferenti ad un centro regionale per l’epilessia (centro terziario) allo scopo di validare un questionario per la diagnosi di PNES e definire il profilo demografico, clinico, psicopatologico e di personalità dei pazienti con PNES o con quadri misti (crisi epilettiche e PNES) rispetto a gruppi di pazienti con crisi epilettiche senza PNES. Dal 2008 ad oggi è stato effettuato lo screening di una serie consecutiva di pazienti afferenti al Centro regionale dell’epilessia dell’Ospedale S. Gerardo di Monza alla ricerca di soggetti con PNES; è stato somministrato un questionario semistrutturato allo scopo di investigare alcune caratteristiche cliniche che risultano frequenti in pazienti con PNES (refrattarietà, durata dell’evento critico maggiore di 2 minuti, presenza di crisi in contesto atipico, interruzione da parte di interventi fisici, ripresa immediata della coscienza, riscontro di disturbi psichici concomitanti). I pazienti che sono risultati positivi ad almeno due delle caratteristiche sopra indicate sono stati invitati ad una visita in cieco da parte di uno psichiatra esperto di epilessia (il dottorando), che, confrontandosi con il neurologo referente, ha provveduto a classificare i casi esaminati in tre categorie: 1.PNES; 2. Epilessia e PNES. 3. Epilessia. Sono stati sottoposti a screening 305 pazienti di cui 142 sono risultati positivi al test; di questi ultimi, 79 si sono presentati al colloquio con lo psichiatra, insieme a 23 controlli (soggetti negativi al test). Dei pazienti con almeno due risposte affermative al questionario, 22 hanno ricevuto la diagnosi PNES, 23 la diagnosi epilessia associata a PNES e 34 la diagnosi epilessia. Dei 23 pazienti con meno di due risposte affermative, 21 hanno ricevuto la diagnosi epilessia, 1 la diagnosi PNES e 1 la diagnosi epilessia + PNES. In merito alla procedura di validazione, il test ha presentato le seguenti caratteristiche: sensibilità: 95,6%, specificità: 36,8%, valore predittivo positivo: 54,4% e valore predittivo negativo: 91,3%. I test SCL-90 e Rorschach sono stati quindi somministrati a casi (PNES ed epilessia associata a PNES) e controlli (epilessia) appaiati. I dati così ottenuti, interpretati da uno psicologo clinico esperto del settore, hanno consentito di valutare eventuali differenze nella personalità dei soggetti con PNES rispetto a pazienti senza PNES. Nel confronto tra casi e controlli, l’analisi multivariata (effettuata utilizzando come covariate sesso, età, stato civile, occupazione, scolarità, durata di malattia e tipo di epilessia) ha mostrato come le uniche variabili significative per la presenza di PNES siano il sesso femminile (p=0,03 OR 1,6 IC: 1,1-6,2), e l’essere non coniugato (p=0,02, OR per i coniugati 0,39 IC 0,17-0,88). L’SCL-90 non ha mostrato differenze tra i due gruppi mentre al test di Rorschach le differenze riscontrate tra i due gruppi potrebbero indicare una strutturazione di personalità distinta sulla base dei meccanismi di difesa attivati.File | Dimensione | Formato | |
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