Muovendo dalla constatazione dell'indeterminatezza propria del rapporto d'imposta, sia sul versante fattuale, sia su quello normativo, la ricerca condotta ha ad oggetto la definitività dell'accertamento, quale forma di attuazione all'interno dell'ordinamento tributario del principio di stabilità dei rapporti giuridici, che si concretizza nell'insieme delle disposizioni che conducono la pretesa fiscale verso l'intangibilità, precludendo l'esercizio dei poteri di intervento in ordine alla determinazione del tributo concessi, tanto all'Amministrazione finanziaria, quanto al contribuente. All'esito della disamina, si è ravvisata la sussistenza di una vocazione ordinamentale tendente alla progressiva erosione delle preclusioni all'esercizio dei poteri concessi agli Uffici e dei diritti riconosciuti al contribuente, al fine di incidere sulla quantificazione dell'obbligazione tributaria. Si è verificato, inoltre, che, a cagione della pressoché illimitata potestà concessa agli Uffici di rideterminare e reiterare la pretesa fiscale entro i termini di decadenza per l'adozione dei provvedimenti accertativi, l'ordinamento tributario, nel dare attuazione al principio dell'equo riparto dei carichi pubblici, mira prevalentemente a preservare l'interesse erariale, in tal modo inducendo l'interprete a guardare alle preclusioni all'esercizio dei diritti che consentono al contribuente di incidere sulla quantificazione del prelievo come a mere minorazioni defensionali, non in grado di condurre alla cristallizzazione del rapporto tributario, la quale insorge soltanto a seguito dello spirare dei termini di decadenza per l'adozione dei provvedimenti d'imposizione, unica effettiva soglia procedimentale della definitività. Nondimeno, qualora il soggetto passivo dia corso alla contestazione della pretesa mediante il tempestivo esercizio del diritto d'azione dinanzi al Giudice tributario, il conseguimento della condizione della definitività dell'accertamento viene ulteriormente postergato sino alla formazione della res iudicata, che rappresenta la forma di stabilizzazione del rapporto tributario, in vista del cui raggiungimento l'ordinamento attua la più compiuta parità delle armi tra l'Amministrazione finanziaria ed il contribuente.
(2012). La definitività dell'accertamento tributario. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012).
La definitività dell'accertamento tributario
BORGNI, DAVIDE
2012
Abstract
Muovendo dalla constatazione dell'indeterminatezza propria del rapporto d'imposta, sia sul versante fattuale, sia su quello normativo, la ricerca condotta ha ad oggetto la definitività dell'accertamento, quale forma di attuazione all'interno dell'ordinamento tributario del principio di stabilità dei rapporti giuridici, che si concretizza nell'insieme delle disposizioni che conducono la pretesa fiscale verso l'intangibilità, precludendo l'esercizio dei poteri di intervento in ordine alla determinazione del tributo concessi, tanto all'Amministrazione finanziaria, quanto al contribuente. All'esito della disamina, si è ravvisata la sussistenza di una vocazione ordinamentale tendente alla progressiva erosione delle preclusioni all'esercizio dei poteri concessi agli Uffici e dei diritti riconosciuti al contribuente, al fine di incidere sulla quantificazione dell'obbligazione tributaria. Si è verificato, inoltre, che, a cagione della pressoché illimitata potestà concessa agli Uffici di rideterminare e reiterare la pretesa fiscale entro i termini di decadenza per l'adozione dei provvedimenti accertativi, l'ordinamento tributario, nel dare attuazione al principio dell'equo riparto dei carichi pubblici, mira prevalentemente a preservare l'interesse erariale, in tal modo inducendo l'interprete a guardare alle preclusioni all'esercizio dei diritti che consentono al contribuente di incidere sulla quantificazione del prelievo come a mere minorazioni defensionali, non in grado di condurre alla cristallizzazione del rapporto tributario, la quale insorge soltanto a seguito dello spirare dei termini di decadenza per l'adozione dei provvedimenti d'imposizione, unica effettiva soglia procedimentale della definitività. Nondimeno, qualora il soggetto passivo dia corso alla contestazione della pretesa mediante il tempestivo esercizio del diritto d'azione dinanzi al Giudice tributario, il conseguimento della condizione della definitività dell'accertamento viene ulteriormente postergato sino alla formazione della res iudicata, che rappresenta la forma di stabilizzazione del rapporto tributario, in vista del cui raggiungimento l'ordinamento attua la più compiuta parità delle armi tra l'Amministrazione finanziaria ed il contribuente.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
phd_unimib_725092.pdf
Accesso Aperto
Tipologia di allegato:
Doctoral thesis
Dimensione
2.06 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.06 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.