La scelta di una facoltà, con le conseguenti esperienze di socializzazione, è influenzata da diversi motivi e, nello stesso tempo, contribuisce a formare vocazioni e rappresentazioni del lavoro futuro. La ricerca, svolta su 525 studenti e studentesse iscritti/e a sei differenti facoltà, si è posta l’obiettivo di esplorare e comprendere i motivi e le vocazioni che hanno portato alla scelta della facoltà frequentata e insieme le rappresentazioni del lavoro futuro e del «buon lavoro». Dai dati – analizzati attraverso metodologie qualitative e quantitative – sono emerse differenze significative correlate, oltre che allo status sociale e al genere, alla facoltà frequentata: da una parte studenti/esse di Psicologia, Scienze dell’Educazione e Medicina mossi da vocazioni pro sociali e/o riferite all’interesse per le discipline studiate e che presentano rappresentazioni del lavoro coerenti con tali vocazioni; dall’altra studenti/esse di Ingegneria, Economia e Giurisprudenza che manifestano motivazioni e rappresentazioni del lavoro maggiormente caratterizzate da aspetti di autoaffermazione (profitto, carriera, status). Le analisi qualitative hanno approfondito i risultati quantitativi e hanno inoltre consentito di cogliere importanti specificità relative alle singole facoltà che si discostano dalle tendenze prevalenti.
Castellini, F., Sacchi, S., Colucci, F. (2011). La scelta della facoltà e il futuro lavoro: vocazioni e rappresentazioni. PSICOLOGIA SOCIALE, 3, 301-328.
La scelta della facoltà e il futuro lavoro: vocazioni e rappresentazioni
SACCHI, SIMONA;COLUCCI, FRANCESCO PAOLO
2011
Abstract
La scelta di una facoltà, con le conseguenti esperienze di socializzazione, è influenzata da diversi motivi e, nello stesso tempo, contribuisce a formare vocazioni e rappresentazioni del lavoro futuro. La ricerca, svolta su 525 studenti e studentesse iscritti/e a sei differenti facoltà, si è posta l’obiettivo di esplorare e comprendere i motivi e le vocazioni che hanno portato alla scelta della facoltà frequentata e insieme le rappresentazioni del lavoro futuro e del «buon lavoro». Dai dati – analizzati attraverso metodologie qualitative e quantitative – sono emerse differenze significative correlate, oltre che allo status sociale e al genere, alla facoltà frequentata: da una parte studenti/esse di Psicologia, Scienze dell’Educazione e Medicina mossi da vocazioni pro sociali e/o riferite all’interesse per le discipline studiate e che presentano rappresentazioni del lavoro coerenti con tali vocazioni; dall’altra studenti/esse di Ingegneria, Economia e Giurisprudenza che manifestano motivazioni e rappresentazioni del lavoro maggiormente caratterizzate da aspetti di autoaffermazione (profitto, carriera, status). Le analisi qualitative hanno approfondito i risultati quantitativi e hanno inoltre consentito di cogliere importanti specificità relative alle singole facoltà che si discostano dalle tendenze prevalenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.