La crisi economico-finanziaria in atto e le dimensioni dell’economia sommersa pongono la fiscalità in primo piano sulla scena economica e politica. La Teoria della illusione finanziaria (1903) di Amilcare Puviani costituisce uno dei primi contributi sistematici per spiegare l’attività finanziaria dello Stato in cui i meccanismi psicologici rivestono un ruolo centrale. Con la presente ricerca ho ripreso alcune intuizioni offerte da Puviani, col fine di vagliarle sperimentalmente e contestualizzarle nel panorama più ampio della psicologia fiscale. Ciò ha comportato la costruzione di due scale, una per misurare il sacrificio fiscale percepito, l’altra per misurare la spinta contributiva, ovvero la forza morale ad adempiere i propri doveri fiscali. A parte alcune precisazioni, sono state confermate le ipotesi di riduzione della percezione del sacrificio fiscale in seguito alla rateizzazione del tributo, all’inclusione del tributo nel prezzo del bene, all’insensibilità generata dal pagamento di un tributo principale con il pagamento di un tributo di entità inferiore e associato al primo, all’avvicinamento del tributo a uno stato di benessere, o ancora nella condizione di ridotto guadagno, piuttosto che di perdita, in cui può avvenire un pagamento fiscale.
(2012). Variazioni del sacrificio fiscale percepito: uno studio sulla teoria dell'illusione finanziaria. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012).
Variazioni del sacrificio fiscale percepito: uno studio sulla teoria dell'illusione finanziaria
RANDISI, SALVATORE
2012
Abstract
La crisi economico-finanziaria in atto e le dimensioni dell’economia sommersa pongono la fiscalità in primo piano sulla scena economica e politica. La Teoria della illusione finanziaria (1903) di Amilcare Puviani costituisce uno dei primi contributi sistematici per spiegare l’attività finanziaria dello Stato in cui i meccanismi psicologici rivestono un ruolo centrale. Con la presente ricerca ho ripreso alcune intuizioni offerte da Puviani, col fine di vagliarle sperimentalmente e contestualizzarle nel panorama più ampio della psicologia fiscale. Ciò ha comportato la costruzione di due scale, una per misurare il sacrificio fiscale percepito, l’altra per misurare la spinta contributiva, ovvero la forza morale ad adempiere i propri doveri fiscali. A parte alcune precisazioni, sono state confermate le ipotesi di riduzione della percezione del sacrificio fiscale in seguito alla rateizzazione del tributo, all’inclusione del tributo nel prezzo del bene, all’insensibilità generata dal pagamento di un tributo principale con il pagamento di un tributo di entità inferiore e associato al primo, all’avvicinamento del tributo a uno stato di benessere, o ancora nella condizione di ridotto guadagno, piuttosto che di perdita, in cui può avvenire un pagamento fiscale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
phd_unimib_027759.pdf
accesso aperto
Tipologia di allegato:
Doctoral thesis
Dimensione
766.46 kB
Formato
Adobe PDF
|
766.46 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.