Questo libro è un’introduzione ragionata all’antropologia culturale rivolta ai futuri insegnanti e a tutti coloro che sono chiamati a progettare e a realizzare interventi educativi di qualsiasi natura, non soltanto in contesti multiculturali. È certamente indubbio che questa disciplina sia elettivamente votata alla comprensione della diversità culturale. Ciò non significa però rivolgere l’attenzione esclusivamente a chi percepiamo come più o meno manifestamente “diverso” e “straniero” rispetto a un certo “noi” dominante. Avvicinarsi alle “altre culture” implica innanzitutto l’assunzione di uno sguardo “decentrato” e relativizzante che permetta di riconoscere che anche quel “noi” è portatore di una cultura specifica che non può essere data per scontata nella relazione educativa. Assumendo una prospettiva comparativa, diventa possibile cogliere come il nostro modo di pensare, di agire, di usare il corpo e persino di concepire cosa significhi insegnare o educare sia tutt’altro che ovvio e meriti di essere problematizzato per renderlo manifesto e, pertanto, oggetto di una riflessione consapevole.
Tassan, M. (2020). Antropologia per insegnare. Diversità culturale e processi educativi. Bologna : Zanichelli.
Antropologia per insegnare. Diversità culturale e processi educativi
Tassan, M
2020
Abstract
Questo libro è un’introduzione ragionata all’antropologia culturale rivolta ai futuri insegnanti e a tutti coloro che sono chiamati a progettare e a realizzare interventi educativi di qualsiasi natura, non soltanto in contesti multiculturali. È certamente indubbio che questa disciplina sia elettivamente votata alla comprensione della diversità culturale. Ciò non significa però rivolgere l’attenzione esclusivamente a chi percepiamo come più o meno manifestamente “diverso” e “straniero” rispetto a un certo “noi” dominante. Avvicinarsi alle “altre culture” implica innanzitutto l’assunzione di uno sguardo “decentrato” e relativizzante che permetta di riconoscere che anche quel “noi” è portatore di una cultura specifica che non può essere data per scontata nella relazione educativa. Assumendo una prospettiva comparativa, diventa possibile cogliere come il nostro modo di pensare, di agire, di usare il corpo e persino di concepire cosa significhi insegnare o educare sia tutt’altro che ovvio e meriti di essere problematizzato per renderlo manifesto e, pertanto, oggetto di una riflessione consapevole.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.