Non c’è niente di “naturale”, spontaneo, facile o automatico, nella condizione umana. Imperfezione, fragilità, vulnerabilità sono il presente di uomini e donne. Ogni essere umano è destinato a sperimentare dolore e sofferenza, questo “è” già dentro la sua storia. Come fare a convivere con questa ferita? Cosa l’educazione può fare per ritrovare la gioia di vivere? In questo saggio si cerca di rispondere a queste domande facendosi aiutare dalla psicanalisi e dalla fenomenologia della cura.

Orsenigo, J., Selmo, L. (2019). La gioia di vivere. testimoniare l’imperfetto di professione. METIS, 9 (1) 2019, 380-393 [10.30557/MT00072].

La gioia di vivere. testimoniare l’imperfetto di professione

Orsenigo, J;Selmo, L
2019

Abstract

Non c’è niente di “naturale”, spontaneo, facile o automatico, nella condizione umana. Imperfezione, fragilità, vulnerabilità sono il presente di uomini e donne. Ogni essere umano è destinato a sperimentare dolore e sofferenza, questo “è” già dentro la sua storia. Come fare a convivere con questa ferita? Cosa l’educazione può fare per ritrovare la gioia di vivere? In questo saggio si cerca di rispondere a queste domande facendosi aiutare dalla psicanalisi e dalla fenomenologia della cura.
Articolo in rivista - Articolo scientifico
Condizione umana, Cura, Educazione, Pedagogia
Italian
2019
9 (1) 2019
380
393
none
Orsenigo, J., Selmo, L. (2019). La gioia di vivere. testimoniare l’imperfetto di professione. METIS, 9 (1) 2019, 380-393 [10.30557/MT00072].
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/258700
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