Esiste una regione non detta della parola, uno spazio dai bordi inquieti. In quel territorio nasce e si annida un bisogno impellente, una spinta a trovare un linguaggio per far toccare alla parola nuovi bagliori di senso, perchè la parola dica nuova vita, storia, umanità. Intorno al cuore nascosto della parola si addensano i ricordi, i nomi, la realtà, le cose, i luoghi. Raccontare di sè e scrivere di sè sono gesti nati dal bisogno di rivitalizzare cose e parole, per salvare entrambe dalla semplificazione, dall'impoverimento, dalla sparizione. Attraverso la scrittura autobiografica permettiamo alle nostre parole di pensare, di andare nascendo, di coinvolgerci in un linguaggio che si costruisce con noi e che ci permette il gesto di una speranza che si faccia gesto responsabile e operativo.
Mancino, E. (2019). Tra sparire e sperare. Scrivere per nascondere e portare altrove. QDS. QUADERNI DI DIDATTICA DELLA SCRITTURA, 32.
Tra sparire e sperare. Scrivere per nascondere e portare altrove
Emanuela Mancino
2019
Abstract
Esiste una regione non detta della parola, uno spazio dai bordi inquieti. In quel territorio nasce e si annida un bisogno impellente, una spinta a trovare un linguaggio per far toccare alla parola nuovi bagliori di senso, perchè la parola dica nuova vita, storia, umanità. Intorno al cuore nascosto della parola si addensano i ricordi, i nomi, la realtà, le cose, i luoghi. Raccontare di sè e scrivere di sè sono gesti nati dal bisogno di rivitalizzare cose e parole, per salvare entrambe dalla semplificazione, dall'impoverimento, dalla sparizione. Attraverso la scrittura autobiografica permettiamo alle nostre parole di pensare, di andare nascendo, di coinvolgerci in un linguaggio che si costruisce con noi e che ci permette il gesto di una speranza che si faccia gesto responsabile e operativo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.