Il cerchio magico è l’espressione utilizzata da Huizinga, in Homo ludens per indicare lo spazio del gioco e del giocare. Nel testo la cornice del gioco, dell’infanzia e della poetica divengono metafore per comprendere l’educazione, nel suo duplice statuto di dimensione simbolica e materiale, come spazio di elaborazione dell’esperienza nel quale la realtà viene rappresentata per poter essere compresa. Nel testo si valorizzano i diversi processi di rappresentazione così intesa che vedono nella speranza di Freire, Bloch e Durand, una funzione conoscitiva e trasformativa dell’esistente, una funzione in breve educativa.
Antonacci, F. (2019). Il cerchio magico. Infanzia, poetica e gioco come ghirlanda dell’educazione. Milano : FrancoAngeli.
Il cerchio magico. Infanzia, poetica e gioco come ghirlanda dell’educazione
Antonacci, F
2019
Abstract
Il cerchio magico è l’espressione utilizzata da Huizinga, in Homo ludens per indicare lo spazio del gioco e del giocare. Nel testo la cornice del gioco, dell’infanzia e della poetica divengono metafore per comprendere l’educazione, nel suo duplice statuto di dimensione simbolica e materiale, come spazio di elaborazione dell’esperienza nel quale la realtà viene rappresentata per poter essere compresa. Nel testo si valorizzano i diversi processi di rappresentazione così intesa che vedono nella speranza di Freire, Bloch e Durand, una funzione conoscitiva e trasformativa dell’esistente, una funzione in breve educativa.File | Dimensione | Formato | |
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