Illegittima la pena minima per i delitti in materia di droghe pesanti alla luce delle nuove coordinate del giudizio di proporzionalità

La sentenza in commento ha fatto chiarezza sull’architettura del “nuovo” controllo di proporzionalità sulla misura della pena, sviluppato a partire dalla sentenza n. 236 del 2016. Quando il sistema legislativo offra plurime soluzioni, anche alternative tra loro, il vulnus costituzionale deve essere sanato attraverso una “soluzione costituzionalmente adeguata”, ancorché non obbligata, ossia sostituendo la norma sanzionatoria incostituzionale con un’altra norma idonea a svolgere nella misura maggiore possibile le logiche dell’ordinamento in armonia con il legittimo intento del legislatore. Il saggio analizza punti di forza e criticità del nuovo giudizio di costituzionalità sulla misura della pena, con particolare riferimento alla funzione e alle caratteristiche del tertium comparationis.