La limitazione del benessere ai soli aspetti reddituali ignora numerose dimensioni e condizioni fondamentali per il realizzarsi delle potenzialità individuali. Obiettivo dell’articolo è quello di fornire una misura multidimensionale di benessere per le Regioni italiane, che superi la tradizionale visione utilitarista. Esso apre con una con una sintesi dei percorsi teorici, a nostro avviso, più interessanti: l’approccio delle libertà di Sen e l’approccio degli indicatori di Dasgupta. Viene quindi proposta la costruzione di una misura operativa adatta alla realtà italiana basata sull’impostazione dasguptiana, in quanto si ritiene che, seppur meno raffinata di quella seniana, presenti una maggior valenza a supporto della scelta pubblica. Tale misura viene definita alla luce degli obiettivi condivisi delle politiche dell’Unione Europea e dettagliata sotto il profilo metodologico. Successivamente viene applicato l’impianto delineato alle Regioni italiane con lo scopo di determinarne un ordinamento di Borda del benessere, e viene evidenziata la correlazione fra l’ordinamento stesso e i gli indicatori di benessere economico e sociale costruiti. Infine, vengono illustrate le principali riflessioni indotte dell’esercizio applicativo.
Grasso, M. (2002). Una misurazione del benessere nelle Regioni italiane [Working paper del dipartimento].
Una misurazione del benessere nelle Regioni italiane
GRASSO, MARCO
2002
Abstract
La limitazione del benessere ai soli aspetti reddituali ignora numerose dimensioni e condizioni fondamentali per il realizzarsi delle potenzialità individuali. Obiettivo dell’articolo è quello di fornire una misura multidimensionale di benessere per le Regioni italiane, che superi la tradizionale visione utilitarista. Esso apre con una con una sintesi dei percorsi teorici, a nostro avviso, più interessanti: l’approccio delle libertà di Sen e l’approccio degli indicatori di Dasgupta. Viene quindi proposta la costruzione di una misura operativa adatta alla realtà italiana basata sull’impostazione dasguptiana, in quanto si ritiene che, seppur meno raffinata di quella seniana, presenti una maggior valenza a supporto della scelta pubblica. Tale misura viene definita alla luce degli obiettivi condivisi delle politiche dell’Unione Europea e dettagliata sotto il profilo metodologico. Successivamente viene applicato l’impianto delineato alle Regioni italiane con lo scopo di determinarne un ordinamento di Borda del benessere, e viene evidenziata la correlazione fra l’ordinamento stesso e i gli indicatori di benessere economico e sociale costruiti. Infine, vengono illustrate le principali riflessioni indotte dell’esercizio applicativo.File | Dimensione | Formato | |
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