Essere continuamente connessi significa comunicare, informarsi, fare acquisti più velocemente, lavorare ovunque, ma anche subire un flusso ininterrotto di notifiche e stimoli, talvolta creati con lo scopo di farci restare attaccati il più possibile al nostro schermo. Ne derivano spesso situazioni di stress, mentre si sottrae tempo prezioso alla vita privata e alle relazioni, tanto che si può parlare di malessere digitale come vero prezzo occulto da pagare per usufruire di molte app e programmi in modo solo apparentemente gratuito. E’ dunque necessario interrogarsi – come fa criticamente questo libro – sulla relazione fra tecnologie e benessere, per comprendere come esse possono favorirlo o ostacolarlo, come dovrebbero essere progettate in futuro e quali capacità di auto-regolazione permettono, oggi, di sfruttare il loro potenziale benefico.
Fasoli, M. (2019). Il benessere digitale. Il Mulino.
Il benessere digitale
FASOLI, MARCO
2019
Abstract
Essere continuamente connessi significa comunicare, informarsi, fare acquisti più velocemente, lavorare ovunque, ma anche subire un flusso ininterrotto di notifiche e stimoli, talvolta creati con lo scopo di farci restare attaccati il più possibile al nostro schermo. Ne derivano spesso situazioni di stress, mentre si sottrae tempo prezioso alla vita privata e alle relazioni, tanto che si può parlare di malessere digitale come vero prezzo occulto da pagare per usufruire di molte app e programmi in modo solo apparentemente gratuito. E’ dunque necessario interrogarsi – come fa criticamente questo libro – sulla relazione fra tecnologie e benessere, per comprendere come esse possono favorirlo o ostacolarlo, come dovrebbero essere progettate in futuro e quali capacità di auto-regolazione permettono, oggi, di sfruttare il loro potenziale benefico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.