Verifichiamo l’efficacia della tutela dei risparmiatori che acquistano obbligazioni bancarie non strutturate attraverso l’osservazione (in periodi caratterizzati da diversa regolamentazione) di un elementare indicatore di convenienza: lo spread dichiarato dalla banca emittente rispetto a un titolo di Stato di pari durata. I risultati sono sorprendenti: pur esponendo i risparmiatori a un rischio superiore, le obbligazioni bancarie hanno offerto un rendimento inferiore di 22 basis points. Tale anomalia era inizialmente assai più grave (66 basis points); dopo il varo dell’obbligo di prospetto lo spread – sempre negativo – subisce una prima erosione, fino a 40 basis points; il differenziale è più basso per le obbligazioni emesse dopo il recepimento della Direttiva MIFID (9 basis points), ma anche in tempi recenti continuano a sussistere zone d’ombra. Il cammino non è terminato, come dimostra la persistenza di spread negativi e l’ampliarsi del differenziale tra classi di banche, soprattutto con riferimento ad alcuni tipi di obbligazioni (segnatamente le step up). La morale non è nuova: migliori regole sono utili, il loro enforcement sarebbe ancor più utile.
Belcredi, M., Croci, E., Del Giudice, A. (2011). Il silenzio degli agnelli: Risparmiatori e obbligazioni bancarie in Italia. MERCATO CONCORRENZA REGOLE, XIII(1), 93-116.
Il silenzio degli agnelli: Risparmiatori e obbligazioni bancarie in Italia
CROCI, ETTORE;
2011
Abstract
Verifichiamo l’efficacia della tutela dei risparmiatori che acquistano obbligazioni bancarie non strutturate attraverso l’osservazione (in periodi caratterizzati da diversa regolamentazione) di un elementare indicatore di convenienza: lo spread dichiarato dalla banca emittente rispetto a un titolo di Stato di pari durata. I risultati sono sorprendenti: pur esponendo i risparmiatori a un rischio superiore, le obbligazioni bancarie hanno offerto un rendimento inferiore di 22 basis points. Tale anomalia era inizialmente assai più grave (66 basis points); dopo il varo dell’obbligo di prospetto lo spread – sempre negativo – subisce una prima erosione, fino a 40 basis points; il differenziale è più basso per le obbligazioni emesse dopo il recepimento della Direttiva MIFID (9 basis points), ma anche in tempi recenti continuano a sussistere zone d’ombra. Il cammino non è terminato, come dimostra la persistenza di spread negativi e l’ampliarsi del differenziale tra classi di banche, soprattutto con riferimento ad alcuni tipi di obbligazioni (segnatamente le step up). La morale non è nuova: migliori regole sono utili, il loro enforcement sarebbe ancor più utile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.