Un'indagine sulla giurisprudenza del Tribunale di Milano ha messo in luce una parziale inadeguatezza del reato di maltrattamenti previsto dall'art. 572 c.p. nella repressione della violenza domestica - e in particolare della violenza tra partner -, risultando ad esso estranee le ipotesi nelle quali non sia evidente la posizione di soggezione o sottomissione della vittima. Si conferma, d'altra parte, il condizionamento estremamente rilevante della volontà della vittima sull'esito del procedimento penale.
Pecorella, C., Farina, P. (2018). La risposta penale alla violenza domestica: un'indagine sulla prassi del tribunale di milano in materia di maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.). DIRITTO PENALE CONTEMPORANEO, 2018(2), 190-208.
La risposta penale alla violenza domestica: un'indagine sulla prassi del tribunale di milano in materia di maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.)
Pecorella, CPrimo
;Farina, PSecondo
2018
Abstract
Un'indagine sulla giurisprudenza del Tribunale di Milano ha messo in luce una parziale inadeguatezza del reato di maltrattamenti previsto dall'art. 572 c.p. nella repressione della violenza domestica - e in particolare della violenza tra partner -, risultando ad esso estranee le ipotesi nelle quali non sia evidente la posizione di soggezione o sottomissione della vittima. Si conferma, d'altra parte, il condizionamento estremamente rilevante della volontà della vittima sull'esito del procedimento penale.File | Dimensione | Formato | |
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