Studi elettrofisiologici e neuropsicologici riguardanti l’accesso ai magazzini categoriali della conoscenza concettuale hanno mostrato come il cervello umano discrimini in modo cosciente gli animali dagli oggetti usando differenti network neuronali.Obiettivo del presente lavoro era studiare se il cervello umano fosse in grado di monitorare e distinguere gli animali dagli oggetti automaticamente e indipendentemente dalla volontà cosciente, usando un processo di elaborazione implicita a livello categoriale.Ai 12 partecipanti sani, destrimani, sono state mostrate 458 immagini in bianco e nero rappresentanti animali e oggetti e veniva chiesto di decidere se la coppia di immagini appartenesse o meno alla stessa categoria.Durante il compito sono stati registrati i tempi di reazione (TR) e i potenziali correlati ad eventi (ERPs).I risultati hanno mostrato che quando le immagini presentate appartenevano ad una diversa categoria, indipendentemente dalla sua natura (cioè, animali o oggetti), i TR erano più lenti (653 ms) rispetto alle immagini della stessa categoria (594 ms). I TR legati alla presentazione di animali (564) risultavano più veloci rispetto a quelli legati alla presentazione di oggetti (594).A livello ERPs, la discriminazione cerebrale tra animali ed oggetti si verificava in modo relativamente veloce a livello della componente N1, tra 120-180 ms dopo la comparsa dell’immagine presentata, nella corteccia occipitale extra striata. Infatti, l’analisi implicita degli animali induceva una maggiore ampiezza della N1 rispetto all’analisi implicita degli oggetti.I nostri risultati provano che il cervello umano è programmato per rispondere alla presenza di animali mediante una codifica e riconoscimento automatici, indipendenti dalla volontà, che coesiste con una codifica volontaria e controllata.Probabilmente, il processo di riconoscimento riflette meccanismi biologici specifici radicati nel cervello e collegati all’analisi strutturale e al riconoscimento degli animali.
Rizzi, E., Proverbio, A., Zani, A. (2016). Neuromarker ERPs e comportamentali del riconoscimento automatico di animali e oggetti in un compito visivo di abbinamento-disabinamento categoriale. In Atti del XXII Congresso Nazionale AIP della SEZIONE DI PSICOLOGIA SPERIMENTALE (pp.94-94).
Neuromarker ERPs e comportamentali del riconoscimento automatico di animali e oggetti in un compito visivo di abbinamento-disabinamento categoriale
Rizzi, E
;Proverbio, AM;Zani, A
2016
Abstract
Studi elettrofisiologici e neuropsicologici riguardanti l’accesso ai magazzini categoriali della conoscenza concettuale hanno mostrato come il cervello umano discrimini in modo cosciente gli animali dagli oggetti usando differenti network neuronali.Obiettivo del presente lavoro era studiare se il cervello umano fosse in grado di monitorare e distinguere gli animali dagli oggetti automaticamente e indipendentemente dalla volontà cosciente, usando un processo di elaborazione implicita a livello categoriale.Ai 12 partecipanti sani, destrimani, sono state mostrate 458 immagini in bianco e nero rappresentanti animali e oggetti e veniva chiesto di decidere se la coppia di immagini appartenesse o meno alla stessa categoria.Durante il compito sono stati registrati i tempi di reazione (TR) e i potenziali correlati ad eventi (ERPs).I risultati hanno mostrato che quando le immagini presentate appartenevano ad una diversa categoria, indipendentemente dalla sua natura (cioè, animali o oggetti), i TR erano più lenti (653 ms) rispetto alle immagini della stessa categoria (594 ms). I TR legati alla presentazione di animali (564) risultavano più veloci rispetto a quelli legati alla presentazione di oggetti (594).A livello ERPs, la discriminazione cerebrale tra animali ed oggetti si verificava in modo relativamente veloce a livello della componente N1, tra 120-180 ms dopo la comparsa dell’immagine presentata, nella corteccia occipitale extra striata. Infatti, l’analisi implicita degli animali induceva una maggiore ampiezza della N1 rispetto all’analisi implicita degli oggetti.I nostri risultati provano che il cervello umano è programmato per rispondere alla presenza di animali mediante una codifica e riconoscimento automatici, indipendenti dalla volontà, che coesiste con una codifica volontaria e controllata.Probabilmente, il processo di riconoscimento riflette meccanismi biologici specifici radicati nel cervello e collegati all’analisi strutturale e al riconoscimento degli animali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.