Ripensare la scuola a partire dalla sue strutture fondamentali è un impegno pedagogico urgente, per sostenere la domanda di cambiamento che emerge in ogni contesto (economico, politico, culturale, sociale, educativo, istituzionale). Facendo riferimento agli autori che hanno contribuito a sviluppare una idea di scuola innovativa rispetto al modello considerato classico della scuola trasmissiva, gerarchica, organizzata per saperi disciplinari e per gruppi di età omogenea (Montessori, 1950; Dewey, 1951; Neill, 1979; Massa, 2000; Freinet, 2002; Morin, 2001; Mottana, 2009; Fielding & Moss 2014), e facendo riferimento a modelli di didattica fortemente orientati alle attività espressive, esplorative, immaginative e attive (Agazzi, 1950; Lodi, 1970; Ciari, 1972; Malaguzzi, 1995; Robinson, 2001; Rossi Cassottana, 2004; Zavalloni, 2008; Salen, 2008, 2011; Smith, 2012; Gray, 2013; Lorenzoni, 2014), le autrici propongono alcuni concreti cambiamenti strutturali del sistema scolastico (organizzazione del sapere, delle classi, della valutazione, della lezione, dei luoghi della scuola), proponendo una didattica immersiva, corporea, outdoor, partecipativa. La proposta sarà supportata e presentata facendo riferimento a esperienze ed esempi maturati nei contesti educativi e scolastici. Tra queste, verranno approfondite la metodologia esplorativa nelle dimensioni progettuali del contesto (in e outdoor), dei materiali non strutturati e il ruolo della documentazione (Guerra 2013, 2015). Inoltre l’approccio immaginativo, che si nutre del contatto con le immagini provenienti dal mondo artistico e l’approccio ludico, che integra le diverse dimensioni dell’apprendere (cognitivo, affettivo, corporeo, mnemonico) (Antonacci 2012a, 2012b; 2016).
Antonacci, F., Guerra, M. (2018). Nuove ermeneutiche per una scuola che cambia. In Scuola Democrazia Educazione. Formare ad una nuova società della conoscenza e della solidarietà. (pp.37-42). Lecce, Rovato (BS) : Pensa MultiMedia Editore.
Nuove ermeneutiche per una scuola che cambia
Antonacci, F;Guerra, M
2018
Abstract
Ripensare la scuola a partire dalla sue strutture fondamentali è un impegno pedagogico urgente, per sostenere la domanda di cambiamento che emerge in ogni contesto (economico, politico, culturale, sociale, educativo, istituzionale). Facendo riferimento agli autori che hanno contribuito a sviluppare una idea di scuola innovativa rispetto al modello considerato classico della scuola trasmissiva, gerarchica, organizzata per saperi disciplinari e per gruppi di età omogenea (Montessori, 1950; Dewey, 1951; Neill, 1979; Massa, 2000; Freinet, 2002; Morin, 2001; Mottana, 2009; Fielding & Moss 2014), e facendo riferimento a modelli di didattica fortemente orientati alle attività espressive, esplorative, immaginative e attive (Agazzi, 1950; Lodi, 1970; Ciari, 1972; Malaguzzi, 1995; Robinson, 2001; Rossi Cassottana, 2004; Zavalloni, 2008; Salen, 2008, 2011; Smith, 2012; Gray, 2013; Lorenzoni, 2014), le autrici propongono alcuni concreti cambiamenti strutturali del sistema scolastico (organizzazione del sapere, delle classi, della valutazione, della lezione, dei luoghi della scuola), proponendo una didattica immersiva, corporea, outdoor, partecipativa. La proposta sarà supportata e presentata facendo riferimento a esperienze ed esempi maturati nei contesti educativi e scolastici. Tra queste, verranno approfondite la metodologia esplorativa nelle dimensioni progettuali del contesto (in e outdoor), dei materiali non strutturati e il ruolo della documentazione (Guerra 2013, 2015). Inoltre l’approccio immaginativo, che si nutre del contatto con le immagini provenienti dal mondo artistico e l’approccio ludico, che integra le diverse dimensioni dell’apprendere (cognitivo, affettivo, corporeo, mnemonico) (Antonacci 2012a, 2012b; 2016).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.