The recent law decree n. 212/2015 concern victims’ rights, assistance and protection hasn’t changed the basis of our criminal system which is founded on the relationship between the Public prosecution and the defendant. In criminal trial, the victim plays a marginal role compared to the public prosecutor. However, when it comes to evidence framework, this balance is overturned: the possibility to testify gives her a prime chance to charge the defendant. A consolidate case law considers it sufficient to reach the charges. This exclusive evidence goes against the constitutional rules about the fair and the adversary trial. Starting from these considerations, the paper proposes to analyze some of system’s critical issues to point out a dated solution to the civil instances’ future considering the brand-new reform law Orlando
Il recente d.lgs 212 del 2015, intervenendo in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato, non ha spostato le linee portanti del nostro sistema che si misura pur sempre sul rapporto fra lo Stato accusatore e l’individuo accusato. In questo contesto, la vittima - rectius la persona offesa dal reato - non può che rimanere relegata in una posizione marginale rispetto alla pubblica accusa. Tuttavia, in ambito probatorio gli equilibri si rovesciano: ad essa è riservata una modalità di acquisizione del proprio sapere - la testimonianza - che privilegia oltremodo le sue dichiarazioni. Un consolidato orientamento giurisprudenziale attribuisce a queste sole narrazioni di parte lo status di prova autosuffi-ciente per la condanna. Il principio costituzionale della parità delle armi appare dunque in crisi. Inoltre, le particolari modalità assuntive previste di recente per l’escussione della vittima-fonte di prova, paiono confliggere anche con il contraddittorio poietico, senza trascurare ulteriori e non secondari profili di contrasto con il principio di immediatezza, a sua volta costituzionalizzato, e con l’imparzialità del giudi-ce. Partendo da queste considerazioni, lo scritto si propone di analizzare le aporie del sistema e di recupe-rare risalenti prospettive per il futuro delle istanze civilistiche nel processo penale a fronte anche della recente legge di riforma Orlando
Tavassi, L. (2017). Time danaos: la tutela della vittima e le trasformazioni del processo penale. ARCHIVIO PENALE, 69(3), 1-25.
Time danaos: la tutela della vittima e le trasformazioni del processo penale
Tavassi, L.
2017
Abstract
The recent law decree n. 212/2015 concern victims’ rights, assistance and protection hasn’t changed the basis of our criminal system which is founded on the relationship between the Public prosecution and the defendant. In criminal trial, the victim plays a marginal role compared to the public prosecutor. However, when it comes to evidence framework, this balance is overturned: the possibility to testify gives her a prime chance to charge the defendant. A consolidate case law considers it sufficient to reach the charges. This exclusive evidence goes against the constitutional rules about the fair and the adversary trial. Starting from these considerations, the paper proposes to analyze some of system’s critical issues to point out a dated solution to the civil instances’ future considering the brand-new reform law OrlandoFile | Dimensione | Formato | |
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