La letteratura recente sottolinea il legame tra regolazione emotiva e salute da un lato (Frijda, 2009; Matarazzo, Zammuner, 2009; Bonfiglioli, Ricci Bitti, 2009) e la capacità dell’individuo di regolare le emozioni come fattore importante per il benessere personale dall’altro (Vingheroets, Nyklicek, Denollet, 2008). La preadolescenza, fase della vita in cui le emozioni si fanno particolarmente intense, è un periodo cruciale per la formazione di queste abilità in un’ottica di prevenzione alla salute, tuttavia è un’età poco studiata in letteratura per questa tematica. Obiettivo della ricerca è indagare le strategie che i preadolescenti mettono in atto per regolare le emozioni. Abbiamo proposto a 141 preadolescenti di 12 anni lo Strumento per la rilevazione di Strategie di Regolazione delle Emozioni (SRE) (Antoniotti, Grazzani, 2008), uno strumento narrativo che pone l’attenzione su quattro emozioni: paura, rabbia, tristezza e felicità. Per ciascuna emozione si chiede ai ragazzi di descrivere quali strategie utilizzerebbero per modificare una loro esperienza emotiva. Sono stati raccolti in totale 564 elaborati. Per l’analisi dei protocolli è stata utilizzata una versione modificata della classificazione di Parkinson e Totterdell (1999), compatibile con il modello sequenziale di Gross (2007), che permette due livelli di analisi: raggruppare secondo dimensioni globali e al tempo stesso distinguere le diverse strategie (Del Giudice, Colle 2007). L’analisi dei protocolli è stata condotta secondo un sistema di undici categorie suddiviso in due dimensioni: il mezzo di Implementazione (Cognitivo vs Comportamentale) e l’Intenzione strategica (Diversione vs Coinvolgimento). I risultati mostrano che la regolazione emotiva nei preadolescenti, per tutte le emozioni considerate, avviene attraverso le azioni più che il pensiero (63% Comportamentali vs Cognitive 37%); per regolare paura e tristezza i ragazzi dicono di distrarsi dall’emozione (Diversione: 51% paura; 52% tristezza), mentre regolando rabbia e felicità dichiarano di rimanere coinvolti nell’emozione (Coinvolgimento: 64% rabbia; 83% felicità); a differenza delle altre emozioni, la felicità è spesso considerata non regolabile. L’applicazione del t-test ha evidenziato differenze significative tra le strategie adottate, in funzione del diverso tipo d’emozione.
Antoniotti, C., Grazzani, I. (2010). La regolazione emotiva in preadolescenza. In La psicologia della salute tra ricerca e intervento nei servizi sociosanitari, nella comunità, nei luoghi di lavoro e nella scuola (pp.146-149). Milano : Franco Angeli.
La regolazione emotiva in preadolescenza
ANTONIOTTI, CARLA;GRAZZANI, ILARIA
2010
Abstract
La letteratura recente sottolinea il legame tra regolazione emotiva e salute da un lato (Frijda, 2009; Matarazzo, Zammuner, 2009; Bonfiglioli, Ricci Bitti, 2009) e la capacità dell’individuo di regolare le emozioni come fattore importante per il benessere personale dall’altro (Vingheroets, Nyklicek, Denollet, 2008). La preadolescenza, fase della vita in cui le emozioni si fanno particolarmente intense, è un periodo cruciale per la formazione di queste abilità in un’ottica di prevenzione alla salute, tuttavia è un’età poco studiata in letteratura per questa tematica. Obiettivo della ricerca è indagare le strategie che i preadolescenti mettono in atto per regolare le emozioni. Abbiamo proposto a 141 preadolescenti di 12 anni lo Strumento per la rilevazione di Strategie di Regolazione delle Emozioni (SRE) (Antoniotti, Grazzani, 2008), uno strumento narrativo che pone l’attenzione su quattro emozioni: paura, rabbia, tristezza e felicità. Per ciascuna emozione si chiede ai ragazzi di descrivere quali strategie utilizzerebbero per modificare una loro esperienza emotiva. Sono stati raccolti in totale 564 elaborati. Per l’analisi dei protocolli è stata utilizzata una versione modificata della classificazione di Parkinson e Totterdell (1999), compatibile con il modello sequenziale di Gross (2007), che permette due livelli di analisi: raggruppare secondo dimensioni globali e al tempo stesso distinguere le diverse strategie (Del Giudice, Colle 2007). L’analisi dei protocolli è stata condotta secondo un sistema di undici categorie suddiviso in due dimensioni: il mezzo di Implementazione (Cognitivo vs Comportamentale) e l’Intenzione strategica (Diversione vs Coinvolgimento). I risultati mostrano che la regolazione emotiva nei preadolescenti, per tutte le emozioni considerate, avviene attraverso le azioni più che il pensiero (63% Comportamentali vs Cognitive 37%); per regolare paura e tristezza i ragazzi dicono di distrarsi dall’emozione (Diversione: 51% paura; 52% tristezza), mentre regolando rabbia e felicità dichiarano di rimanere coinvolti nell’emozione (Coinvolgimento: 64% rabbia; 83% felicità); a differenza delle altre emozioni, la felicità è spesso considerata non regolabile. L’applicazione del t-test ha evidenziato differenze significative tra le strategie adottate, in funzione del diverso tipo d’emozione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.