Introduzione. Il lessico psicologico o mentalistico è un particolare tipo di linguaggio che si riferisce agli stati interni o mentali, come pensare, credere, avere paura (Bretherton & Beeghly, 1982; Bartsch & Wellman, 1995; Lecce Pagnin, 2007). La comparsa di tale lessico, intorno ai 2 anni di età, è considerata un importante indicatore o precursore della precoce comprensione della mente nei bambini (Bartsch, Wellman, 1995; Baumgartner, et al., 2000). Il presente lavoro riguarda gli effetti di un training centrato sull’uso del linguaggio psicologico sia nella comprensione di tale linguaggio sia nella soluzione di prove di teoria della mente. Metodo. Hanno preso parte alla ricerca 102 bambini, divisi in tre gruppi di età (3, 4, e 5 anni) e casualmente assegnati al gruppo sperimentale o al gruppo di controllo. Tutti i bambini, nella fase pre-test, sono stati sottoposti a prove linguistiche e cognitive per valutare la comprensione del linguaggio e delle emozioni, la comprensione della falsa credenza e la presenza di competenze pragmatiche e metacognitive. Non sono emerse differenze tra il gruppo sperimentale e quello di controllo. Le stesse prove sono state utilizzate nella fase successiva al training. Nella fase di training, della durata di circa due mesi, i bambini del gruppo sperimentale sono stati sottoposti all’ascolto di brevi storie arricchite di lessico psicologico e sono stati invitati a conversare tra loro utilizzando di volta in volta un termine target (ad esempio, pensare o arrabbiarsi). L’avvio alla conversazione è stato realizzato tramite la tecnica del ‘lancio della parol’a (Ciceri, 2001). I bambini del gruppo di controllo dopo l’ascolto di storie si sono dedicati ad attività di gioco libero. Risultati. L’analisi statistica ha evidenziato un effetto del tempo per entrambi i gruppi. Inoltre, l’applicazione del t test per campioni indipendenti ha mostrato risultati migliori per i bambini del gruppo sperimentale. In particolare, i risultati statisticamente significativi riguardano la prova di comprensione di verbi metacognitivi (t = 5,12; p <.001), di comprensione delle emozioni (t =2,35; p <.05) e di comprensione della falsa credenza (t = 2,27; p < 05). L’analisi della varianza per misure ripetute ha inoltre evidenziato un’interazione significativa tempo x età x gruppo al test di verbi metacognitivi (F (1,89) = 15,81; p <.001) e al test di comprensione delle emozioni (F (1,93) = 3,82; p <.05). L’effetto del training è particolarmente significativo per i bambini di 3 e 4 anni. Questi risultati incoraggiano l’uso di specifici training linguistici con bambini d’età prescolare.
Ornaghi, V., Grazzani, I. (2009). Lessico psicologico e teoria della mente: un training study con bambini in età pre-scolare. In Prima Giornata "CLASTA" (pp.21-22). Milano : Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Lessico psicologico e teoria della mente: un training study con bambini in età pre-scolare
ORNAGHI, VERONICA MARIA;GRAZZANI, ILARIA
2009
Abstract
Introduzione. Il lessico psicologico o mentalistico è un particolare tipo di linguaggio che si riferisce agli stati interni o mentali, come pensare, credere, avere paura (Bretherton & Beeghly, 1982; Bartsch & Wellman, 1995; Lecce Pagnin, 2007). La comparsa di tale lessico, intorno ai 2 anni di età, è considerata un importante indicatore o precursore della precoce comprensione della mente nei bambini (Bartsch, Wellman, 1995; Baumgartner, et al., 2000). Il presente lavoro riguarda gli effetti di un training centrato sull’uso del linguaggio psicologico sia nella comprensione di tale linguaggio sia nella soluzione di prove di teoria della mente. Metodo. Hanno preso parte alla ricerca 102 bambini, divisi in tre gruppi di età (3, 4, e 5 anni) e casualmente assegnati al gruppo sperimentale o al gruppo di controllo. Tutti i bambini, nella fase pre-test, sono stati sottoposti a prove linguistiche e cognitive per valutare la comprensione del linguaggio e delle emozioni, la comprensione della falsa credenza e la presenza di competenze pragmatiche e metacognitive. Non sono emerse differenze tra il gruppo sperimentale e quello di controllo. Le stesse prove sono state utilizzate nella fase successiva al training. Nella fase di training, della durata di circa due mesi, i bambini del gruppo sperimentale sono stati sottoposti all’ascolto di brevi storie arricchite di lessico psicologico e sono stati invitati a conversare tra loro utilizzando di volta in volta un termine target (ad esempio, pensare o arrabbiarsi). L’avvio alla conversazione è stato realizzato tramite la tecnica del ‘lancio della parol’a (Ciceri, 2001). I bambini del gruppo di controllo dopo l’ascolto di storie si sono dedicati ad attività di gioco libero. Risultati. L’analisi statistica ha evidenziato un effetto del tempo per entrambi i gruppi. Inoltre, l’applicazione del t test per campioni indipendenti ha mostrato risultati migliori per i bambini del gruppo sperimentale. In particolare, i risultati statisticamente significativi riguardano la prova di comprensione di verbi metacognitivi (t = 5,12; p <.001), di comprensione delle emozioni (t =2,35; p <.05) e di comprensione della falsa credenza (t = 2,27; p < 05). L’analisi della varianza per misure ripetute ha inoltre evidenziato un’interazione significativa tempo x età x gruppo al test di verbi metacognitivi (F (1,89) = 15,81; p <.001) e al test di comprensione delle emozioni (F (1,93) = 3,82; p <.05). L’effetto del training è particolarmente significativo per i bambini di 3 e 4 anni. Questi risultati incoraggiano l’uso di specifici training linguistici con bambini d’età prescolare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.