La realizzazione di una campagna di misura regionale di radon indoor fornisce informazioni puntuali sulla presenza di tale inquinante nelle unità immobiliari onitorate, mentre l'identificazione delle 'Radon Prone Areas' richiede valutazioni estese ad aree di territorio. E' quindi necessaria un'integrazione dei dati spaziali dal livello puntuale, in cui vengono raccolti, al livello di aree di interesse (es: Comuni). In questo lavoro è stato adottato un approccio all'analisi di tipo geostatistico per individuare le Radon Prone Areas in Lombardia utilizzando i dati della campagna regionale svoltasi nel 2003-2005. Questa campagna di monitoraggio ha fornito circa 3600 misure di concentrazione annuale di radon indoor in unità abitative distribuite sull'intero territorio, effettuate tramite dispositivi passivi a tracce (CR39). Il problema del riallineamento dei dati, noto in geostatistica come ¿change of support problem¿ (COSP), è stato trattato tramite un approccio di simulazione multigaussiana. Al fine di garantire la normalità delle osservazioni i dati sono stati trasformati sulla scala normal score. La simulazione è stata svolta utilizzando il metodo sequenziale. Sulla regione di studio è stata costruita una griglia regolare su cui simulare la traiettoria del processo dell¿inquinante. I valori ottenuti sono stati poi mediati su ogni comune al fine di ottenere un valore rappresentativo della concentrazione di radon indoor dell¿intera unità amministrativa. La procedura Monte Carlo è stata iterata producendo un elevato numero di mappe simulate di valori di concentrazione di radon indoor aggregati per ciascun comune. La probabilità di superare una prefissata soglia è stata quindi stimata come la proporzione delle volte con cui, nelle simulazioni eseguite, tale valore di riferimento è stato superato. Sono state evidenziati come ¿ad alta concentrazione¿ o ¿a media concentrazione¿ quei Comuni in cui la probabilità di avere una concentrazione di radon superiore ai 400 o ai 200 Bq/m3, rispettivamente, sia risultata maggiore del 10%. Negli altri casi i comuni sono stati identificati come "a bassa concentrazione".
Borgoni, R., Cremonesi, A., Somà, G., De Bartolo, D., Alberici, A. (2007). Radon in Lombardia: dai valori di concentrazione indoor misurati all'individuazione dei Comuni con elevata probabilità di alte concentrazioni. Un approccio geostatistico. Intervento presentato a: AIRP: Convegno Nazionale di Radioprotezione: Sicurezza e qualità in radioprotezione, vasto marina.
Radon in Lombardia: dai valori di concentrazione indoor misurati all'individuazione dei Comuni con elevata probabilità di alte concentrazioni. Un approccio geostatistico
BORGONI, RICCARDO;
2007
Abstract
La realizzazione di una campagna di misura regionale di radon indoor fornisce informazioni puntuali sulla presenza di tale inquinante nelle unità immobiliari onitorate, mentre l'identificazione delle 'Radon Prone Areas' richiede valutazioni estese ad aree di territorio. E' quindi necessaria un'integrazione dei dati spaziali dal livello puntuale, in cui vengono raccolti, al livello di aree di interesse (es: Comuni). In questo lavoro è stato adottato un approccio all'analisi di tipo geostatistico per individuare le Radon Prone Areas in Lombardia utilizzando i dati della campagna regionale svoltasi nel 2003-2005. Questa campagna di monitoraggio ha fornito circa 3600 misure di concentrazione annuale di radon indoor in unità abitative distribuite sull'intero territorio, effettuate tramite dispositivi passivi a tracce (CR39). Il problema del riallineamento dei dati, noto in geostatistica come ¿change of support problem¿ (COSP), è stato trattato tramite un approccio di simulazione multigaussiana. Al fine di garantire la normalità delle osservazioni i dati sono stati trasformati sulla scala normal score. La simulazione è stata svolta utilizzando il metodo sequenziale. Sulla regione di studio è stata costruita una griglia regolare su cui simulare la traiettoria del processo dell¿inquinante. I valori ottenuti sono stati poi mediati su ogni comune al fine di ottenere un valore rappresentativo della concentrazione di radon indoor dell¿intera unità amministrativa. La procedura Monte Carlo è stata iterata producendo un elevato numero di mappe simulate di valori di concentrazione di radon indoor aggregati per ciascun comune. La probabilità di superare una prefissata soglia è stata quindi stimata come la proporzione delle volte con cui, nelle simulazioni eseguite, tale valore di riferimento è stato superato. Sono state evidenziati come ¿ad alta concentrazione¿ o ¿a media concentrazione¿ quei Comuni in cui la probabilità di avere una concentrazione di radon superiore ai 400 o ai 200 Bq/m3, rispettivamente, sia risultata maggiore del 10%. Negli altri casi i comuni sono stati identificati come "a bassa concentrazione".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.