Il titolo di questo articolo esprime un’ambiguità: da una parte richiama l’idea di “rivoluzione”, nel senso politico e sociale del termine. E del resto ogni rivoluzione per molti aspetti è legata a una sorta di “ritorno della parola” che rompe il silenzio. In particolare se penso alla rivoluzione del popolo contro un regime dittatoriale, immagino un passaggio da una cappa di silenzio, di censura, di paura, di controllo, di esistenze chiuse in casa, a un’esplosione di parole, dichiarazioni, esclamazioni di gioia, incontri nelle piazze, manifestazioni, entusiasmi che trova il suo culmine appunto nel rivolgersi la parola, senza timore, e anche senza conoscersi.
Matera, V. (2016). La parola rivolta. Il dono e lo scambio come fondativi della socialità. MEDIAZIONI, 20(special issue 2016), 1-9.
La parola rivolta. Il dono e lo scambio come fondativi della socialità
MATERA, VINCENZO
2016
Abstract
Il titolo di questo articolo esprime un’ambiguità: da una parte richiama l’idea di “rivoluzione”, nel senso politico e sociale del termine. E del resto ogni rivoluzione per molti aspetti è legata a una sorta di “ritorno della parola” che rompe il silenzio. In particolare se penso alla rivoluzione del popolo contro un regime dittatoriale, immagino un passaggio da una cappa di silenzio, di censura, di paura, di controllo, di esistenze chiuse in casa, a un’esplosione di parole, dichiarazioni, esclamazioni di gioia, incontri nelle piazze, manifestazioni, entusiasmi che trova il suo culmine appunto nel rivolgersi la parola, senza timore, e anche senza conoscersi.File | Dimensione | Formato | |
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