Il saggio affronta il tema del ius corrigendi paterno nella dottrina del tardo diritto comune. Punire il figlio disobbediente, ricorrendo anche alla violenza fisica, è un diritto che spetta al padre in virtù della patria potestas che gli è riconosciuta: si tratta di un potere, quindi, ma naturalmente temperato dall’amore verso la prole e dal dovere di fornire al figlio la corretta educazione. La pietas paterna fonda e caratterizza in tutti i suoi aspetti tale potere. Una lunga tradizione derivante dal diritto romano e sviluppata poi dalla scienza giuridica del diritto comune ha già definito molti elementi distintivi delle prerogative paterne, che non possono più spingersi fino alla soppressione fisica della prole (salvo alcune limitatissime eccezioni) e devono essere contenute entro canoni di moderazione. Proprio la necessità di capire quali siano i limiti del potere paterno e come debbano essere valutati e sanzionati gli eventuali eccessi del padre sono gli argomenti che ancora in età moderna suscitano i dibattiti più interessanti tra i giuristi. Non sono questi problemi nuovi, né spesso le soluzioni prospettate si distinguono rispetto al passato, ma i doctores del tardo diritto comune denotano una particolare sensibilità, che spesso fonde insieme aspetti giuridici e morali e tende verso una maggiore mitezza nello svolgimento dei rapporti familiari.
Massironi, A. (2015). La pietas del padre: punizione e correzione dei figli nel tardo diritto comune. RIVISTA INTERNAZIONALE DI DIRITTO COMUNE, 26, 141-178.
La pietas del padre: punizione e correzione dei figli nel tardo diritto comune
MASSIRONI, ANDREA GIOVANNI
2015
Abstract
Il saggio affronta il tema del ius corrigendi paterno nella dottrina del tardo diritto comune. Punire il figlio disobbediente, ricorrendo anche alla violenza fisica, è un diritto che spetta al padre in virtù della patria potestas che gli è riconosciuta: si tratta di un potere, quindi, ma naturalmente temperato dall’amore verso la prole e dal dovere di fornire al figlio la corretta educazione. La pietas paterna fonda e caratterizza in tutti i suoi aspetti tale potere. Una lunga tradizione derivante dal diritto romano e sviluppata poi dalla scienza giuridica del diritto comune ha già definito molti elementi distintivi delle prerogative paterne, che non possono più spingersi fino alla soppressione fisica della prole (salvo alcune limitatissime eccezioni) e devono essere contenute entro canoni di moderazione. Proprio la necessità di capire quali siano i limiti del potere paterno e come debbano essere valutati e sanzionati gli eventuali eccessi del padre sono gli argomenti che ancora in età moderna suscitano i dibattiti più interessanti tra i giuristi. Non sono questi problemi nuovi, né spesso le soluzioni prospettate si distinguono rispetto al passato, ma i doctores del tardo diritto comune denotano una particolare sensibilità, che spesso fonde insieme aspetti giuridici e morali e tende verso una maggiore mitezza nello svolgimento dei rapporti familiari.File | Dimensione | Formato | |
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