L’influenza di Lewin sulla psicologia di comunità può essere rivitalizzata se si supera la genericità che continua a caratterizzare la sua eredità. Si propone a tal fine una riflessione sulla centralità in Lewin del problema del cambiamento che, da una parte, si connette alla sua concezione di psicologia galileiana e rinvia inoltre al rapporto con la dinamica psicologica e quindi a quello con Freud rimosso dalla psicologia sociale accademica dall’altra, essendo il cambiamento non solo spiegato ma prodotto, porta alla ricerca-azione. Le radici teoriche di quest’ultima il rapporto tra teoria e pratica rinviano a una tradizione di pensiero rappresentata: oltre che da Galileo, da autori quali Bacone e Vico e che, attraversando la filosofia moderna, ha trovato la sua più compiuta realizzazione nel marxismo. Si pone allora la questione del rapporto di Lewin con il pensiero marxista e con la Scuola Storico Culturale: rapporto che, come si argomenta, non può essere rimosso o escluso. La riscoperta delle radici teoriche della ricerca-azione, insieme al superamento delle rimozioni e alla accettazione della eterodossia della psicologia scomoda di Lewin possono rendere più efficace il suo contributo alla psicologia di comunità.
Colucci, F. (2006). Kurt Lewin: una psicologia sociale ‘eterodossa’ per la psicologia di comunità?. PSICOLOGIA DI COMUNITÀ, 2, 37-50.
Kurt Lewin: una psicologia sociale ‘eterodossa’ per la psicologia di comunità?
COLUCCI, FRANCESCO PAOLO
2006
Abstract
L’influenza di Lewin sulla psicologia di comunità può essere rivitalizzata se si supera la genericità che continua a caratterizzare la sua eredità. Si propone a tal fine una riflessione sulla centralità in Lewin del problema del cambiamento che, da una parte, si connette alla sua concezione di psicologia galileiana e rinvia inoltre al rapporto con la dinamica psicologica e quindi a quello con Freud rimosso dalla psicologia sociale accademica dall’altra, essendo il cambiamento non solo spiegato ma prodotto, porta alla ricerca-azione. Le radici teoriche di quest’ultima il rapporto tra teoria e pratica rinviano a una tradizione di pensiero rappresentata: oltre che da Galileo, da autori quali Bacone e Vico e che, attraversando la filosofia moderna, ha trovato la sua più compiuta realizzazione nel marxismo. Si pone allora la questione del rapporto di Lewin con il pensiero marxista e con la Scuola Storico Culturale: rapporto che, come si argomenta, non può essere rimosso o escluso. La riscoperta delle radici teoriche della ricerca-azione, insieme al superamento delle rimozioni e alla accettazione della eterodossia della psicologia scomoda di Lewin possono rendere più efficace il suo contributo alla psicologia di comunità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.