La libertà religiosa non è che una delle facce della libertà soggettiva, il cui riconoscimento trova espressione in una pluralità di discipline. Fra queste è da annoverare anche quella lavoristica: il fattore religioso è infatti elemento irriducibile dell’umanità di ciascuno e non può essere certo annullato nel rapporto di lavoro. La libertà religiosa è, dunque, un tema che si riflette in una pluralità di rapporti giuridici, fra i quali rientrano non soltanto (e comunemente) quelli tra il cittadino e lo Stato, ma, altresì, quelli che si instaurano tra privati. E’ questo quanto emerge da un articolato insieme di normative fra le quali occorre richiamare gli articoli: 1, 8, come integrato dalle successive disposizioni a tutela della privacy (v. d.lgs. n. 196 del 2003), 15 e 16, l. n. 300/70; 43 e 44, d.lgs. n. 286/1998; 3, l. n. 108/90 (e, ivi, il riferimento all’art. 4, l. n. 604/66), nonché le norme di cui al d.lgs. n. 216/2003 attuativo della direttiva 2000/78/Ce diretta a stabilire il quadro generale della parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro.
Vettor, T. (2005). Modelli e tecniche regolative della libertà religiosa nel lavoro: analisi e prospettive. DIRITTO DEL MERCATO DEL LAVORO, 7(2/3), 645-659.
Modelli e tecniche regolative della libertà religiosa nel lavoro: analisi e prospettive
VETTOR, TIZIANA
2005
Abstract
La libertà religiosa non è che una delle facce della libertà soggettiva, il cui riconoscimento trova espressione in una pluralità di discipline. Fra queste è da annoverare anche quella lavoristica: il fattore religioso è infatti elemento irriducibile dell’umanità di ciascuno e non può essere certo annullato nel rapporto di lavoro. La libertà religiosa è, dunque, un tema che si riflette in una pluralità di rapporti giuridici, fra i quali rientrano non soltanto (e comunemente) quelli tra il cittadino e lo Stato, ma, altresì, quelli che si instaurano tra privati. E’ questo quanto emerge da un articolato insieme di normative fra le quali occorre richiamare gli articoli: 1, 8, come integrato dalle successive disposizioni a tutela della privacy (v. d.lgs. n. 196 del 2003), 15 e 16, l. n. 300/70; 43 e 44, d.lgs. n. 286/1998; 3, l. n. 108/90 (e, ivi, il riferimento all’art. 4, l. n. 604/66), nonché le norme di cui al d.lgs. n. 216/2003 attuativo della direttiva 2000/78/Ce diretta a stabilire il quadro generale della parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.