La sentenza in rassegna viene segnalata per aver disposto l'estensione del fallimento della società al socio accomandante che aveva violato il divieto d'immistione previsto dall'art. 2320 c.c. In particolare, l'A. affronta la questione del significato da attribuire al termine "immistione": si tratta, cioè, di definire il concetto di compimento di atti d'amministrazione o di conclusione di affari per conto della società. L'A. riporta il significato attribuiti sia dalla dottrina, sia dalla giurisprudenza, quindi, esamina il diverso problema affrontato dalla sentenza in commento, che riguarda, in particolare, il pagamento dei debiti sociali con denaro proprio dell'accomandante e la prestazione di garanzie personali per debiti della società.
Signorelli, F. (2005). Estensione del fallimento della società al socio accomandante. Nota a Cass. 28 aprile 2004, n. 8093). IL FALLIMENTO E LE ALTRE PROCEDURE CONCORSUALI, 27(8), 905-906.
Estensione del fallimento della società al socio accomandante. Nota a Cass. 28 aprile 2004, n. 8093)
SIGNORELLI, FABIO
2005
Abstract
La sentenza in rassegna viene segnalata per aver disposto l'estensione del fallimento della società al socio accomandante che aveva violato il divieto d'immistione previsto dall'art. 2320 c.c. In particolare, l'A. affronta la questione del significato da attribuire al termine "immistione": si tratta, cioè, di definire il concetto di compimento di atti d'amministrazione o di conclusione di affari per conto della società. L'A. riporta il significato attribuiti sia dalla dottrina, sia dalla giurisprudenza, quindi, esamina il diverso problema affrontato dalla sentenza in commento, che riguarda, in particolare, il pagamento dei debiti sociali con denaro proprio dell'accomandante e la prestazione di garanzie personali per debiti della società.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.