The Work of Reconciliation: a Personal, Historical, Social and Political Necessity. Between Revenge, Forgiveness, Narration, Reflexivity.

It is presented here a reflexion about the work of reconciliation after trauma or violence, both at a personal and collective level. It is a key historical-social-political responsibility to enquire into what happens to all the anger and aggression caused by the infliction of violence. In these days, it is easy to think of the cruelties committed by the IS, the Islamic Caliphate. The development of a framework, linking individual existences with collective contexts, is necessary, because each of us brings into the society his state of reconciliation or of revenge. The research of a way out, juridically, morally and politically negotiated and bargained and socially agreed, has become one of the most relevant concerns of the contemporary politics. The current terrible events ask for Pedagogy to change its way of thinking and acting, in the direction of a more engaged action for helping individuals and societies to elaborate their negative emotions and issues.

Viene qui presentata una riflessione intorno al lavoro della riconciliazione dopo esperienze di violenza a livello individuale o collettivo. E’ una cruciale responsabilità storica, sociale e politica comprendere cosa avviene a tutta la rabbia causata dalla violenza. Oggi, è facile ricordare le drammatiche crudeltà dell’IS. E’ opportuno mettere a punto un modello di pensiero che colleghi le esistenze individuali e i contesti collettivi, perché ognuno di noi porta nella società il proprio stato di riconciliazione o di vendetta. La ricerca di una via d’uscita, concordata a livello giuridico, morale e politico, è diventata una forte preoccupazione per la politica contemporanea. I terribili eventi odierni chiedono alla Pedagogia di cambiare il proprio modo di pensare e di agire, nella direzione di un’azione più impegnata nell’aiutare persone e società a elaborare le loro parti negative, siano esse emozioni o concezioni.